2017: anno record per il turismo italiano e straniero

L’estate non è ancora finita, ma è già tempo di bilanci. Il primo viene diffuso da Coldiretti, attraverso il suo rapporto annuale. La primavera e l’estate 2017 si apprestano a classificarsi come le migliori degli ultimi 10 anni per il turismo internazionale.

Dall’indagine, i valori superiori alla media si registrano per l’Europa del Sud con Spagna, Grecia ed Italia che segnano un aumento del 9% rispetto all’incremento di appena l’1% dello scorso anno. “L’Italia è l’unico Paese al mondo – ha dichiarato Coldiretti – ad offrire un patrimonio di antiche produzioni agroalimentari in un territorio unico per storia, arte e paesaggio”.

Due turisti su tre, infatti, considerano il cibo e la cultura i motivi principali per visitare il Belpaese, che vanta oltre 60mila aziende agricole biologiche, 292 specialità Dop/Igp registrate a livello comunitario, una rete di 22mila agriturismi. Un terzo della nostra spesa in vacanza è destinato alla tavola, con una decisa svolta verso prodotti ad alto valore salutistico nell’estate 2017.

“A spingere gli arrivi stranieri in Italia quest’anno è anche – continua Coldiretti – la percezione di maggiore sicurezza rispetto ad altri Paesi. I drammatici episodi di terrorismo internazionale hanno condizionato la scelta delle vacanze di quasi quattro Italiani su dieci (38%)”. Il risultato delle ricerche è che anche la maggioranza degli Italiani ha preferito la permanenza nel proprio Paese.

Tra i musei più visitati al mondo, ancora al top il Louvre che, nonostante abbia registrato una flessione a causa dei molteplici attentati, come molti altri luoghi d’interesse parigini, registra 7,4 milioni di visitatori. In Italia si fa notare l’exploit della Reggia di Venaria, che nel 2017 festeggia i dieci anni dalla riapertura con la terza stella Michelin e i venti dall’iscrizione al Patrimonio mondiale dell’Unesco.

Aumentano i viaggiatori che scelgono di partire a settembre. Secondo i calcoli di Federalberghi, quest’anno più di 9 milioni di Italiani, e cioè il 14.9%, effettueranno almeno un giorno di vacanza nel prossimo mese. E per una larghissima fetta (7,5 milioni, pari al 12.4%) si tratterà della vacanza principale dell’estate.

La destagionalizzazione è l’obiettivo che tutte le località turistiche mirano a raggiungere, sia per garantire agli operatori un reddito costante, tutti i mesi dell’anno, sia per salvaguardare territori fragili, dove la concentrazione dei turisti nei soli mesi estivi può provocare effetti negativi, dalla crisi idrica a danni all’ambiente.

Elios
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