Alessandro Scipioni, Venezia

Parole tristi e amare in un momento drammatico, ma anche di speranza perché la vita continua e il sole torna a splendere. Grazie Alessandro.

Venezia

Silenziosa è la città in questa
Notte quieta, come il cadavere che dorme in
Questa Venezia deserta.
Si riposa lo spirito, ma poi di scatto,
come se mai si fosse in lui spento
il soffio della vita;
si lancia in un febbricitante delirio
tra i canali ed i calli infinitamente celebrati.
E si ritrovano gli spiriti che banchettarono e
Gioirono festeggiando la gloria
Del Serenissimo Impero del Mare.
Si innalzano le spade immateriali, salde
Nelle mani illusorie dei fantasmi degli armigeri
Che devastarono la potenza dei Mori. E danze, e risa.
E voli radenti di anime pazze di giubilo sul Canal Grande, sui Palazzi signorili, sopra al ponte dei sospiri.
Nessuno che viva nel mondo reale,
solo la voce della laguna in sottofondo.
Che fa infrangere le sue onde sulle banchine
In Piazza San Marco.

Alessandro Scipioni

Alessandro Scipioni, foto di Irina Sokolova
Elios
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