Mosca, Parigi e Roma. Con questo progetto ispirato alla trilogia dantesca, il 20 novembre 2018 il rinomato scultore russo Alexey Blagovestnov ha inaugurato la mostra personale al Centro Russo di Scienza e Cultura a Roma.
L’esposizione monumentale racchiude i suoi 20 anni di attività, un percorso iniziato subito dopo la laurea ottenuta presso l’Istituto statale accademico d’arte di Mosca «Surikov». All’inaugurazione erano presenti l’ambasciatore della Federazione Russa presso la Santa Sede Aleksandr Avdeev, la direttrice dell’istituto di ricerca presso l’Accademia russa di belle arti Natalia Tolstaja, il vice direttore del Museo dell’icona russa Sergej Bogatyrev, la responsabile del dipartimento dell’arte dell’antica Russia (Galleria Tretjakov) Natalia Sheredega, e inoltre artisti, scultori e critici d’arte italiani.
La serata si è conclusa con un omaggio musicale dell’artista emerito della Federazione Russa Viktor Bunin. Il talentuoso pianista ha interpretato per gli ospiti del Centro i brani più suggestivi di Aleksandr Skrjabin. Nella prima sala dell’esposizione troviamo il «Paradiso» (Roma), con riferimenti alla corrente rinascimentale (Masaccio, Paolo Uccello, Cosmè Tura e Giorgione). Le sculture esposte fanno parte della serie «Boustrophedon» ed esaltano l’unione armoniosa tra l’uomo, l’arte e la natura. Nel «Purgatorio» (Parigi) sono esposte le opere eclettiche come «Basilio il Benedetto», ispirate all’arte plastica di Rodin e Giacometti. Così anche «Il cavaliere di Khvalynsk» ci ricorda «Il cavaliere rosso» di Petrov-Vodkin, e «Fra’ Angelico» rende omaggio a Beato Angelico. Infine, nella terza sala “infernale” (Mosca) vedremo un mondo di contrasti, tra colori e materiali diversi, come gesso e metallo («Caravaggio»).
In tutto, la mostra presenta 15 opere selezionate di grandi dimensioni, in gesso e bronzo. L’esposizione sarà visitabile fino all’11 dicembre 2018, dal lunedì al venerdì, dalle 10:00 alle 19:30. (Il 23 novembre il Centro Russo di Scienza e Cultura resterà chiuso).