Il libro come l’arma contro la menzogna

Dal 16.10. 2019 al 20.10.2019 nella città tedesca Francoforte su Mein si è svolta la fiera del libro ”BUCHMESSE 2019″, la fiera che gode di parecchio interesse da parte delle case editrici, scrittori e media. La fiera comprende i 5 padiglioni con centinaia degli stand all’interno- sono gli stand delle case editrici dei vari paesi. La nostra organizzazione ”I Diritti Globali della Gente Pacifica” ha partecipato in questa fiera. Abbiamo preso lo stand che era situato nel padiglione n 5.0 chiamato ”Internazionale”. In questo padiglione le case editrici dei vari paesi facevano le presentazioni. Gli stand portavano i nomi dei paesi, il nostro stand era sito nei dintorni, a 10 metri dallo stand ”Ucraina”. Il nostro piattaforma fece la presentazione di 3 libri.

Il primo libro è il libro dei scrittori tedeschi Saadi Isakov, Franck Schumann, Lilia Berzuh. ”Odessa- il 2 maggio. 5 anni dopo”, il secondo libro è scritto dall’autore tedesco Bregitt Qveq ”Ucraina-maidan nel foco della Nato”, il terzo libro-è dell’autore norvegese Hendrich Weber ”La nostra Crimea”. Durante la fiera abbiamo tenuto la cattedra con la presentazione del piattaforma stesso, parlavamo del libro ”Odessa- il 2 maggio. 5 anni dopo”. Abbiamo fatto vedere il film di un regista tedesco Wilgerlm Donke-Schulz ”La tragedia di Odessa”. А parte tutto questo, abbiamo avuto modo di parlare con i visitatori della fiera che si avvicinavano al nostro stand, hanno avuto luogo decine di incontri. Le opinioni erano diverse. In primis vorrei raccontare dei visitatori che portarono l’energia positiva al nostro stand-erano tre odessiti, emigrati nei periodi diversi da Odessa, ma rimasti uniti alla loro città e-come si è capito durante l’incontro-hanno sentito parlare della tragedia del 2 maggio 2014, abbiamo avuto modo quindi di discutere degli eventi e delle persone.

Si avvicinavano gli armeni, i bielorussi, i russi, i croati, i serbi, i turchi, i bulgari e le persone delle altre nazionalità. Due ragazzine mi portarono i biscotti fatti da loro-Alina da Cherson e Olja da Odessa, e voglio ancora una volta ringraziarle. Sono contentissimo di averle conosciute e di averle fra le mie amicizie. Abbiamo acquisito inoltre i preziosi contratti con i rappresentanti dei vari media. Ma ci sono stati anche quelli che ci hanno accusato di essere ”favoreggiatori del Cremlino”, c’erano anche quelli che sostenevano che la pace in Ucraina arriverà solamente dopo la ”vittoria” dei nazionalisti. L’unica cosa che mi rallegra è che sono in assoluta minoranza.

Dedico giusto due parole allo stand ”Ucraina”. La cosa che saltava all’occhio erano le dimensioni importanti dello stand, tanti libri, la maggior parte in lingua ucraina, alcuni-in russo ma con la rettorica decisamente avversa. Ho tentato di parlare con gli operatori dello stand. PER FARLA BREVE- NON CI SONO I CAMBIAMENTI NELLA POLITICA ESTERA DEL MINISTERO DEGLI ESTERI UCRAINO, il che mi fa convincere ulteriormente che non bisogna aspettare i cambiamenti in meglio dall’arrivo di un gruppo nuovo dei ”servi”.  I risultati della nostra fiera sono questi: domenica non avevamo più i libri su Odessa, e avevano preso le ordinazioni. Questo vuol dire che la attività del nostro piattaforma ”Diritti globali della gente pacifica” svolta in 5 anni in UE è servita a qualcosa. Ce la stiamo facendo, nonostante tutto, a rompere l’assedio d’informazione creato attorno agli eventi di Odessa, Crimea e Donbass. Oleg Musica, traduzione Ioulia Makarova-Liakh.

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