… il sogno … la finzione … Caterina …

Caterina Boccardi attrice, scrittrice, istruttrice di nuoto sincronizzato. Quest’ultima una disciplina dove l’arte incontra le forme del corpo e la fisicità dello sport. Nelle parole di Eraclito di Efeso in una sua definizione scrive “dalla terra nasce l’acqua, dall’acqua nasce l’anima…è fiume, è mare, è lago, stagno, ghiaccio e altro ancora…è dolce, salata, salmastra, è luogo presso cui ci si ferma e su cui ci si viaggia, è piacere e paura, nemica ed amica, è confine ed infinito, è cambiamento e immutabilità, ricordo ed oblio”. In queste parole si riflette il legame molto stretto che c’è tra l’acqua e Caterina. Nasce a Roma, dove lavora come istruttrice di nuoto sincronizzato e di nuoto. Inizia a nuotare all’età di tre anni, a sei entra a far parte del settore agonistico di nuoto e nuoto sincronizzato. Partecipa e vince gare regionali e campionati italiani. Allenata da Stefania Cicci Tudini che ricopre oggi l’incarico di Presidente del Comitato Tecnico del Nuoto Sincronizzato LEN. Istruttrice della Federazione Italiana di nuoto, in possesso del brevetto di istruttore specialistico di fitness in acqua, gode di esperienza decennale nella didattica di nuoto sincronizzato, nuoto per adulti, baby-nuoto e portatori di handicap. Lo sport è per la Boccardi qualcosa di immenso, un elisir della felicità, qualcosa di cui non potrebbe farne a meno, una passione: “quando nuoto non penso, mi rilasso”.

Si laurea in Scienze della Comunicazione, un Master in Programmazione Neuro Linguistica. Della comunicazione ha fatto uno stile di vita. Comunicare è un bisogno primario, sia per l’uomo che per gli animali. Autrice del romanzo “E Quindi?!” edizioni Alter-Ego, dove per l’intera narrazione ci si trova immersi nell’acqua. “Verde Pallido” è il suo secondo romanzo dove riappare l’elemento acqua. Due romanzi, due storie da raccontare, tanti sentimenti intensi e profondi, due avventure di vita. Ora alle prese con il suo nuovo racconto, una storia vera, di vita vissuta, romanzata, tra un gigolò e una manager di New York.

Lo studio della recitazione, la cura per la dizione, la partecipazione a svariati MasterClass da Marta Gervasutti, a Pupi Avati, a Giancarlo Giannini, a Gabriele Muccino. Dalla Fiction di Rai1 con “La compagnia del cigno” regia di Ivan Cotroneo a Canale 5 con “Squadra mobile 2”  regia di Alexis Sweet. Alla filmografia con “Amori che non sanno stare al mondo” regia di Francesca Comencini a “Havana Kyrie” con la  regia di Paolo Consorti. Al commerciale con gli spot della TIM con Pif a Poste Italiane a 10 al lotto con Francesco Totti e la regia di Paolo Genovese.

Il desiderio di emozionarsi e allo stesso tempo di emozionare. Un ritmo particolare della propria mente…del proprio corpo proiettato in una fotografia, oppure in una pellicola, oppure sul palcoscenico di un teatro. Desiderio e passione come mezzo per poter esprimere attraverso la recitazione, la propria verità, lavorando sul proprio sogno, tutto diventa possibile, in un qualche cosa di intimo e irrazionale…il segreto infinito dei gesti, delle parole e dei silenzi. Il personaggio interpretato prende vita…va oltre il mero copione…ha un cuore, un modo di pensare…di agire, un’adesione sentimentale che rimane anche di dopo in Caterina. Donna di arte. Ne ho ammirato l’entusiasmo e l’assennatezza arcaica delle sue movenze, imprevedibili, illogiche ma inaspettatamente creative. La mobile e femmina eloquenza.

La forza della finzione sta nelle emozioni che essa stessa sa evocare, ma non è detto che in ognuno di noi debba provocare le stesse emozioni. E’ forse per questo che nelle scene di Caterina, con stupore, scoprirete che molte di quelle situazioni le avreste volute vivere voi.

Elios
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