Connecting Eurasia Dialogue – from the Atlantic to the Pacific

“Connecting Eurasia Dialogue – from the Atlantic to the Pacific”. È il titolo e l’obiettivo del primo evento a Bruxelles per promuovere la cooperazione tra Unione Europea e Unione Economica Eurasiatica (UEEA), che si è svolto venerdì 15 marzo nella capitale europea.

Organizzato dall’Associazione Conoscere Eurasia, Roscongress Foundation, in collaborazione con Association of European Businesses, Forum Economico Eurasiatico di Verona e SPIEF-Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo, l’evento vuole rappresentare la piattaforma per attivare una proficua collaborazione, anche istituzionale, tra le due aree di libero scambio, creando così un ponte tra Europa e Asia. Partecipano alle tre sessioni in programma personalità chiave degli organi europei ed eurasiatici, ma anche rappresentanti istituzionali di vari Paesi della zona tra l’Atlantico e il Pacifico, delle organizzazioni internazionali commerciali e finanziarie e della business community. Per Antonio Fallico, presidente di Conoscere Eurasia: “Lo sviluppo delle relazioni economiche tra i Paesi europei e l’area eurasiatica non può prescindere dalla maturazione di un dialogo assiduo e collaborativo tra le istituzioni sovranazionali. Per questo Bruxelles, nel cuore dell’Europa, è il punto di partenza per quello che crediamo possa diventare un importante appuntamento fisso, una tappa europea nel programma annuale di seminari e vertici economici che Conoscere Eurasia organizza da più di dieci anni a favore dei rapporti con la Grande Eurasia”. Secondo i dati Eurostat, elaborati da Associazione Conoscere Eurasia, nel 2018 i flussi commerciali tra i 28 Paesi dell’UE e Russia, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan e Armenia hanno superato i 293 miliardi di euro, in crescita del 10,7% sui valori del 2017 grazie soprattutto ad un aumento del 16,7% delle importazioni eurasiatiche verso Bruxelles (194,4 miliardi di euro). Stabile invece il valore delle merci in uscita dall’UE, che tra gennaio e dicembre hanno sfiorato i 98,7 miliardi di euro, a +0,5% sui 12 mesi dell’anno precedente. Sul fronte geografico, con più di 66,3 miliardi di euro di interscambio (pari al 22,6% sul valore complessivo dell’UE), è la Germania il principale partner commerciale europeo dell’Unione Economica Eurasiatica, seguita da Paesi Bassi (31,7 miliardi di euro) e Polonia (28 miliardi di euro). L’Italia, sul quarto gradino per valore complessivo degli scambi commerciali (quasi 25 miliardi di euro) e delle importazioni dall’UEEA, sale di due posizioni nella classifica per export, con 9,2 miliardi di euro e una market share delle vendite UE pari al 9,4%, seconda solo a quella di Berlino (quasi il 30% del mercato europeo con 29,1 miliardi di euro).

Tra i partecipanti a “Connecting Eurasia Dialogue”: Romano Prodi, presidente della Fondazione per la Collaborazione tra i Popoli ed ex presidente della Commissione Europea; Sodiq Safoev, primo vicepresidente del Senato dell’Oliy Majlis dell’Uzbekistan; Aleksander Pankin, vice ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa; Stefano Manservisi, DG del dipartimento Cooperazione internazionale e sviluppo della Commissione europea; Tatyana Valovaya, ministro del Consiglio per l’integrazione e la macroeconomia dell’Unione Economica Eurasiatica; Grigory Rapota, segretario di Stato dell’Unione di Russia e Bielorussia; Frank Schauff, CEO Association of European Businesses; Arnaldo Abruzzini, CEO Eurochambres – Association of European Chambers of Commerce and Industry; Pierroberto Folgiero, CEO Maire Tecnimont S.p.A.; Maurizio Massari, Rappresentante Permanente dell’Italia all’Unione Europea; Alexander Stuglev, CEO Roscongress Foundation; Vladimir Chizhov, Rappresentante Permanente della Federazione Russa all’Unione Europea; Antonio Fallico, presidente Associazione Conoscere Eurasia e molti altri.

Il primo “Connecting Eurasia Dialogue – from the Atlantic to the Pacific” è organizzato con il sostegno di Creon e Creon Capital; Mikro Kapital; Lex Systems; Polyus; Camera di Commercio belgo-lussemburghese in Russia.

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