“Crisi Complessa” di Lombezzi e Molinari

La storia di Savona e del suo territorio è una storia di grandi insediamenti industriali e di grandi lotte operaie.

Una storia pesantemente segnata dal mai risolto conflitto tra ambiente e lavoro, tra deindustrializzazione e cementificazione, tra una posizione felice e una logistica infrastrutturale inadeguata da sempre.

“Savona, posta tra due immensi empori, Genova e Marsiglia, ha un campo abbastanza grande per esercitarvi i negozi terrestri e marittimi indipendentemente dall’uno e dall’altro, giovandosi di tutte le risorse che possono favorirli”: così lo storico Agostino Bruno apriva l’analisi della naturale propensione industriale di Savona, nella prefazione al capitolo ”Commercio ed Industria”.  Correva l’anno 1885. Savona non è mai riuscita a sfruttare appieno questa fortunata collocazione geografica, e la cosiddetta “area di crisi industriale complessa” è l’ultimo capitolo di due secoli di una civiltà del lavoro che oggi, assediata dalla globalizzazione e da politiche nazionali e locali spesso poco lungimiranti, rischia di estinguersi. “Crisi complessa” è un documentario che vuol raccontare come le mutazioni dell’economia savonese stiano cambiando per sempre le sorti del territorio: un lavoro di documentazione che non si propone come punto d’arrivo ma come spunto per un dibattito su quella “cultura del lavoro” che ha segnato la nostra provincia.Una provincia che non è caratterizzata solo da invecchiamento, spopolamento e sconforto, ma che mostra un volto resistente e resiliente che è giusto descrivere.

In proposito, è significativa la recente intervista ad Alessandro Berta, direttore dell’Unione industriali di Savona

Mario Molinari

Savona diventerà il sud del nord? In un territorio con più di ottomila disoccupati censiti, erano in tanti a sperare negli incentivi disponibili per l’area dichiarata di crisi complessa. Ma ci sono voluti quasi tre anni perché un’azienda, e per adesso è la sola, potesse contare sui finanziamenti.

Perché? Alessandro Berta, direttore dell’Unione Industriali di Savona, non ha dubbi: “C’è un problema di burocrazia, è palese. Troppo tempo per presentare la misura alle imprese, una misura molto complicata tant’è che cento imprese non hanno nemmeno provato a presentare la domanda. Di quelle che l’hanno presentata l’istruttoria è partita da molti mesi; molti sono stati esclusi, ma molti non sanno ancora nulla. Gli imprenditori non possono aspettare tutto questo tempo, ma neanche il territorio può aspettare tre anni per risolvere una crisi. Sono misure che devono essere immediate, chiare, semplici”.

Andrea Pasa, segretario generale della Cgil Savona, dopo la battaglia per sbloccare i fondi in capo a Regione Liguria (in particolare 12,5 milioni di euro che dovrebbero essere finalmente messi a bando a luglio) ricorda come la nota dolente sia rappresentata dalle infrastrutture: il Ministero dei Trasporti, firmatario dell’accordo di programma, non ha ancora sviluppato nulla sulle infrastrutture che il territorio aveva indicato come strategiche.

Dopo il successo della prima al Nuovo Filmstudio il 23 maggio, il docufilm di Mimmo Lombezzi e Mario Molinari va in proiezione alla Ubik, la prima a raccogliere l’invito del maggiore storico del Cinema Italiano, il savonese Tatti Sanguineti, a non far finire il film in un cassetto.

Mimmo Lombezzi

“Crisi complessa” è, infatti, un lavoro di documentazione che non si propone come punto d’arrivo ma come spunto per un dibattito su quella “cultura del lavoro” che ha segnato la nostra provincia, ancora indecisa su cosa fare da grande.

Una provincia che non è caratterizzata solo da invecchiamento, spopolamento e sconforto, ma che mostra un volto resistente e resiliente che è giusto descrivere. “CRISI COMPLESSA”, documentario, 75’. Un progetto di ARCI Savona in collaborazione con Fondazione De Mari, Segreteria provinciale CGIL Savona, Unione Industriali della Provincia di Savona Un documentario di Mimmo Lombezzi e Mario Molinari  con la collaborazione di Giovanna Servettazda un’idea di Mimmo Lombezzi. Colonna sonora originale di Federico De Caroli “Deca.

Vedi amplius: lanuovasavona.itfondazionedemari.it

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