Per gentile concessione della Direzione di Sputnik pubblichiamo la notizia di un disegno di legge pubblicato sul sito web del Parlamento danese, in base al quale, se verrà adottato, i cittadini potranno essere incriminati se sostengono una posizione “filorussa”, notizia lanciata dal quotidiano danese Berlingske. Una notizia davvero preoccupante e le cui ragioni lasciano aperta la strada ad interpretazioni inquietanti.
Cosa vuol dire posizione filorussa? Al momento, è una fatto tutto da capire. Potrebbe essere definita filorussa l’affermazione che Tolstoj è un grande scrittore o che Svetlana Zakharova è la più grande ballerina del mondo e ancora che il cinema di Vertov è stato fondamentale nella storia della cinematografia o che il metodo Stanislavsckijj ha cambiato la recitazione rappresenta oggi un punto di riferimento per il teatro? Se a Venezia che per fortuna non è in Danimarca vince un film russo, tutta la Giuria dovrebbe andare sotto processo? E se un impresario teatrale propone balletti russi nella convinzione che il Bolshoi sia una scuola di maggior qualità rispetto a teatri di altre nazione è imputabile di atteggiamento filorusso? A queste e ad altre domande al momento non sappiamo rispondere, possiamo dire che tutto questo assurdo e allarmante in paese che sta attraversando una grave crisi di identità. Un disegno di legge è stato pubblicato sul sito web del Parlamento danese, in base al quale, se verrà adottato, i cittadini potranno essere incriminati se sostengono una posizione “filorussa”, scrive il quotidiano danese Berlingske.
Secondo il disegno di legge relativo alle misure per combattere le operazioni di impatto psicologico dell’intelligence straniera, i cittadini danesi rischiano fino a 12 anni di carcere se le loro dichiarazioni durante la campagna elettorale differiscono dalla posizione ufficiale delle autorità, si afferma nell’articolo.
Allo stesso tempo l’articolo fornisce esempi di azioni per cui il disegno di legge prevede l’incriminazione: interventi nei dibattiti pubblici, nonché tentativi di influenzare il processo decisionale.
“La legge potrebbe valere anche nella situazione in cui un agente dei servizi segreti stranieri dice che sarebbe utile sostituire una lampadina bruciata nel bagno di un’istituzione e il direttore danese della struttura accetta e segue il suo consiglio”, si legge nell’articolo.
Pertanto se un danese decide che le sanzioni antirusse sono dannose per la Danimarca e condivide la sua opinione nei media, dovrà affrontare un processo, afferma il giornale. La stessa sorte avrà chi tenterà di influenzare in qualche modo l’opinione pubblica sulla bontà del progetto del gasdotto Nord Stream-2.
Questo disegno di legge, secondo il parere dell’autore dell’articolo, può essere considerato un tentativo di intimidazione della società danese, in quanto si tratta di legittime opinioni dei cittadini pertinenti nelle discussioni pubbliche che possono tuttavia essere interpretate come propaganda. Fonte: SputnikNews