Nell’ultimo week end di luglio a Mosca, nel parco Ermitage, si è svolto un grande Festival dedicato all’Italia.
In questi due giorni, gli amanti del Bel Paese, passeggiando per il parco, potevano provare prodotti tipici, come la pizza e la mozzarella, ascoltare musica italiana, informarsi sui corsi di lingua italiana, avere informazioni turistiche, guardare film italiani.
Il Festival, organizzato anche grazie al sostegno dell’Ambasciata d’Italia a Mosca, ha cercato di superare le aspettative del pubblico, creando anche una zona dedicata alla letteratura italiana, classica e moderna.
Mi è stato chiesto di recitare dei brani di un autore, che potesse a mio parere rappresentare la nostra storia e cultura. Io ho deciso di recitare il primo canto della Divina Commedia di Dante Alighieri. Non è stata per me una scelta casuale. I russi conoscono Dante, ma il mio desiderio era che le parole del Poeta riecheggiassero in lingua originale tra i viali del parco. Così, dopo una breve spiegazione della vita di Dante, della Divina Commedia, ho recitato il primo canto.
Nonostante l’atmosfera rumorosa e festiva, attorno a me ci sono stati alcuni minuti di silenzio, e il destino di Dante, anche per gli spettatori che non parlano italiano, è diventato familiare e interessante. Alla fine mi si è avvicinato un ragazzo dicendomi :”Povero Dante, non ha mai sposato Beatrice”.
Molte sono anche state le domande del pubblico, sulle opere del Poeta, sulla sua vita, sul rapporto tra gli italiani e la divina commedia. È stata per me una grande gioia condividere la bellezza e grandezza di questa opera con il pubblico russo.