“From The Love Of Truth” la personale di Dido Fontana

“Cinque skull che suonano come cinque brindisi e che ridono e fumano e non fanno harakiri, ma si godono Araki e Nina Hernandez e dicono goditela sta vittoria diobono! perché è l’unico modo per farsi cogliere vivi quando la morte arriva.” Cosi Matteo Grandese, direttore creativo in M&C Saatchi, ci introduce, nella sua veste di curatore, nell’alchemico mondo di “From The Love Of Truth” la mostra personale di Dido Fontana che inaugura a Milano, martedì 18 settembre, negli spazi di Boccanera Gallery in Via Fatebenefratelli 5.  L’esposizione si nutre della natura crossover dell’artista, fotografo e art director tra moda, comunicazione ed editoria.

La video-foto installazione tratta il tema classico del Memento Mori in chiave neobarocca. Quattro fotografie montate su light-box, trasformate in teche votive, creano un percorso visivo che illustra la morte come elemento costitutivo della vita stessa. Una fotografia di grande formato e un video chiudono la mostra dialogando sugli aspetti che costituiscono la caducità della vita sotto il mero l’aspetto del corpo in contrasto con l’eternità della memoria. La chiave pop degli elementi inseriti negli Still Life di Dido Fontana mostrano la futilità del piacere e i simboli di effimero in contrasto con la teoria medievale latina, cristiana della riflessione sulla mortalità. Il video From The Love Of Truth è accompagnato dai versi dello scrittore Luca Buoncristiano, e l’intero progetto espositivo dal testo di Matteo Grandese che, a proposito di Dido Fontana, racconta: “Memento mori quando non mi dimentico, vale a dire praticamente sempre. Tutto mi distrae da tutto e io voglio tutto. Sono io il cecchino che assumo sul deepweb per uccidermi, ma mi sfuggo, e con piacere, sono io la mia più grande distrazione. Io io io, perché io è l’unica dimensione possibile in cui restare concentrati.


Dido no. Dido resta concentrato, Dido porta tutto a termine. Dido mette in scena una fotografia e quattro lightbox che rubano la scena agli antichi generali, più lucenti delle loro armature, che abbagliano i cupi avvertimenti moralisti che osano sminuire la vittoria riducendola a mero dovere invece di epico trionfo.In un periodo in cui la morte ce la servono a chili, Dido prende quei chili e li fa sollevare dal corpo atletico di un’ex pornostar (Nina Hernandez n.d.r.) che se sentisse quello che sto dicendo mi boccerebbe all’esame orale di sociologia.
Ma Dido me lo lascia scrivere perché mi ricorda che se voglio posso, finché non son morto.
Dido sa esattamente ciò che vuole.
Perché Dido mementa mori, ma anche more e bionde.” 
Da non perdere. 

www.didofontana.com

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