Eataly apre a Mosca

Si scrive Eataly, si legge in tutte le lingue del mondo. La catena di negozi fondata da Oscar Farinetti è diventata un marchio globale. Dopo avere aperto negli Stati Uniti, in Brasile, Giappone, Corea del Sud, in questi giorni Eataly ha inaugurato il suo primo polo gastronomico russo, all’interno del nuovo centro commerciale Kievskij di Mosca. L’Ufficio Tecnico dell’azienda torinese ha affidato, ancora una volta, il compito di realizzare l’allestimento a Costa Group, azienda spezzina specializzata nel Food Entertainment.  “Il cibo per noi è una passione, ancor prima che un lavoro – ha dichiarato Farinetti, durante l’evento – e cerchiamo di distinguerci per la nostra attenzione alla qualità”.

La storia di Eataly inizia nel 2002, quando il fondatore realizza la bozza del negozio dei suoi sogni. Dopo cinque anni di studi, ricerche e contatti, nasce a Torino il primo punto vendita. Si tratta di uno store dal design originale, che si sviluppa in una ex fabbrica di liquori, nell’area industriale del Lingotto. Nel 2010 Eataly sbarca a New York, celebrando il suo arrivo con una mela in omaggio a tutti i clienti. La missione del brand è creare uno spazio polivalente, in cui è possibile fare la spesa, pranzare, sorseggiare un aperitivo, ascoltando musica dal vivo, o passeggiando fra gli scaffali di una libreria, dove naturalmente i volumi trattano di enogastronomia. Gli ambienti sono aperti e collegati da scale mobili, in modo che tutti possano vedere tutto, anche ciò che accade negli altri piani.

Nel point di Mosca il Made in Italy si fonde con i prodotti russi locali. Dalla pasta ai salumi, passando per gli ortaggi e l’olio extra vergine di oliva. Ecco allora che i formaggi prodotti dal casaro italiano sono realizzati con latte russo – “più grasso rispetto al nostro, ma di ottima qualità” – assicurano gli addetti ai lavori. Le carni provengono dalla zona di Bryansk e Voronezh e tra gli scaffali si possono trovare vodka, caviale, miele e pesci russi.

In questo tempio del gusto, dunque, ogni barriera culturale si abbatte all’insegna della genuinità. La partnership con Juri Tetrov, che nella Federazione aveva già sviluppato i bar “Lavazza Espression” e importato Ferrero, potrebbe favorire l’apertura di nuove boutique sia a Mosca, sia in altre città.

Elios
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