Torna a Venezia dal 17 al 20 maggio 2018 la nona edizione del Festival dei Matti dal titolo “A margine. Abitare luoghi comuni” per provare a raccontare i luoghi della messa a margine – fisica, ideologica, simbolica – che la “ragione” riserva alla “follia” a quarant’anni esatti dall’emanazione della “Legge Basaglia” (13 maggio 1978, n°180).
Il Festival intende fare riflettere sui temi della salute mentale e contro l’emarginazione con il contributo di giornalisti, scrittori, poeti, antropologi, musicisti, registi, esponenti del mondo della cultura, testimoni diretti o indiretti di storie di “follia”.
Anche quest’anno ricchi e numerosi gli appuntamenti in calendario: si parte giovedì 17 alle ore 18.30 negli spazi della biblioteca di Ca’ Foscari alle Zattere con la proiezione del film “Padiglione 25 – Il diario degli infermieri” del regista Massimiliano Carboni e il racconto del libro omonimo curato dall’antropologa Claudia Demichelis.
Saranno gli studenti del liceo “Marco Foscarini” di Venezia ad aprire la giornata di venerdì 18 dalle ore 10.30, nel chiostro della loro scuola, con l’incontro dal titolo “Abitare le contraddizioni: la lezione di Franco Basaglia”: dialogheranno con Giovanna Dal Giudice, psichiatra e presidente ConfBasaglia, Riccardo Ierna, psicologo e psicoterapeuta e Anna Poma, curatrice del Festival.
Alle ore 11.30, Gianni Montieri e Peppe dell’Acqua, psichiatra e direttore Collana 180 dialogano con Carlo Miccio, autore del libro “La trappola del fuorigioco”; alle ore 16 è previsto l’appuntamento dal titolo “Disabitare i luoghi comuni”, al quale parteciperanno Gianluca Amadori, presidente Ordine dei giornalisti in Veneto, Giovanni Dal Giudice, Giuseppe Giulietti, giornalista e presidente FNSI, Antonio Esposito e Dario Stefano dell’Aquila, ricercatori e autori di “Storia di Antonia. Viaggio al termine del manicomio”. Alle ore 18, la cantautrice Cristina Donà e la poetessa Anna Toscano racconteranno come si possa “Disabitare il mondo”, nel chiostro dei Crociferi.
Chiude la serata, alle ore 21, l’incontro letterario dal titolo “Abitare la lingua”, con gli scrittori Tiziano Scarpa e Giordano Meacci, quest’ultimo conduttore de “La lingua che batte”. “Abitare l’impossibile” è il primo appuntamento, alle ore 10.30, di sabato 19 maggio, negli spazi del Teatrino di Palazzo Grassi: si parlerà dell’attualità dei testi di Franco Basaglia, recentemente ripubblicati. Alle ore 12 “Luoghi a perdere, luoghi da riabitare”, con Anna Poma e Gianni Montieri incontreranno la scrittrice Carmen Pellegrino e l’architetta Giuseppina Scavuzzo.
Nel pomeriggio. Il pomeriggio sarà dedicato alla poetessa svizzera Mariella Mehr, vittima del programma eugenetico: alle ore 16.30 con la proiezione del film “Dove cadono le ombre” a cui seguiranno un dibattito e un breve intervento musicale. Alle 21, Massimo Cirri scrittore e conduttore di Caterpillar si confronterà l’artista Flavio Favelli e l’antropologo Franco La Cecia nell’ultimo appuntamento della giornata dal titolo “Abitare luoghi comuni”. Il laboratorio di teatro e danza “Tanto scappo lo stesso” a cura del regista Mattia Berto e della danzatrice Serena Ballarin, aprirà l’ultima giornata del festival domenica 20 maggio, alle ore 10, presso il Teatrino e parco Groggia (alle ore 18.30 la performance).
Nel pomeriggio, alle ore 16, l’incontro conclusivo “Abitare possibile, abitare impossibile: oltre i luoghi non luoghi della psichiatria”. A chiudere il festival lo spettacolo teatrale “Letizia Forever”, con Salvatore Nocera, testo e regia di Rosario Palazzolo.
Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero fatta eccezione per lo spettacolo teatrale “Letizia Forever”, di domenica 20 maggio (ingresso 10 euro).