Fotografia. Gli scatti di Carmela Cipriani in mostra a Venezia 

“Sono nata e cresciuta a Venezia. L’ho respirata e camminata fin da bambina. Mi sono innamorata di lei, la mia città, che con la sua bellezza ha ispirato in me mille e una fiaba. Come Sherazade ora vorrei narrarvela a modo mio. Raccontarvela svelandovi molti dei suoi piccoli e grandi segreti. Vorrei condurvi per mano dentro il dedalo delle sue calli e darvi le chiavi di paesaggi e passaggi segreti”.

A parlare è Carmela Cipriani, della celebre dinastia veneziana di ristoratori famosa nel mondo.

Dal 29 maggio al 6 luglio Carmela esporrà, per la prima volta nella città lagunare, le sue fotografie nella mostra collettiva “Sostanza d’acqua. I canali della Serenissima” a cura di Anna Caterina Bellati.

Sarà per quella grazia che contraddistingue l’opera fotografica di Carmela Cipriani, priva di incrinature, che possiamo parlare di “bellezza a tutto tondo”.

Viene naturale chiedersi quale sia il suo segreto. Non c’è dubbio: l’amore.
L’amore per la fotografia e per Venezia.
 
Signora Cipriani, prima la scrittura di romanzi e di fiabe per bambini. Ora le fotografie stampate su carta cotone. Se esiste un perché, di cosa si tratta?
 
“Il desiderio di restituire tutta la bellezza di cui mi sono nutrita a Venezia. Spero di dare la possibilità al pubblico di ammirarla con gli stessi occhi curiosi di una veneziana e di conoscerla guidati da me”.
 
Qual è il suo itinerario fotografico veneziano?
 
“È un itinerario di piccoli canali.
Quelli che normalmente sfuggono all’occhio dei turisti.
Percorsi minori che nascondono segreti meravigliosi.
Questa Venezia ‘nascosta ‘ è quella che fin da bambina ha suscitato in me racconti fantastici .
Nel narrarla attraverso la fotografia mi sono concessa la libertà di qualche reinterpretazione”.
 
Lei è reduce dal MIA Photo fair Milano 2018. Chi sono i suoi estimatori e collezionisti?
 
“Ho avuto compratori di tutti i tipi. Giovani e meno giovani e anche over 80 . Tutti con un comune denominatore: entusiasmo per l’interpretazione molto colorata del mio lavoro fotografico”.
 
L’esposizione “Sostanza d’acqua. I canali della Serenissima”, organizzata dall’Istituzione Fondazione Bevilacqua La Masa e da Bellati Editore, unisce sette artiste intorno a un progetto complesso e di largo respiro.

La curatrice Anna Caterina Bellati spiega che “la mostra si dipana attraverso metodologie e scelte artistiche che spaziano dalla pittura morbida su tele antiche di Elisabetta Zanutto alla fotografia minuziosa e romantica, stampata su carta cotone, di Carmela Cipriani, passando per le reinvenzioni poetiche dei fondali, fissati su lastra dibond, di Marialuisa Tadei.

E ancora la ricerca minimalista di Luana Segato che rincorre le anse del Canal Grande intagliato su tessuti dipinti, dove trame cucite con fili grossi e prepotenti tengono insieme le due rive. E poi l’installazione intelligente e aerea di Paola Madormo che ricostruisce molecole d’acqua con fili metallici e dentro imbriglia pesci e plancton, alghe e minuscoli animali di fondale. Alla ricerca di un’acqua perduta.

Per passare alle figure impalpabili di Claudia Corò che sulla primigenia mappa della città ridisegna e suggerisce vite passate e sogni futuri di pescatori di laguna. Mentre Peggy Milleville, scultrice, manda a spasso lungo le fondamenta le sue sculture ispirate a personaggi che paiono ombre tratte da dipinti di Tintoretto”.

Il tema è dunque l’architettura reale e mentale di un luogo che come nessun altro al mondo e attraverso i secoli ha riempito gli occhi e le mani di centinaia di artisti.
 
Info: Palazzetto Tito
Dorsoduro, 2826
Ingresso libero 
Orario di apertura: dalle ore 10:30 alle 17.00
Tel. 041 5237819

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