Omaggio a Khaled Al Saad, custode della bellezza, la novità assoluta presentata al Festival dei suoni di Lerici, ha ispirato un grande artista siriano: G.H Rabbath. Proponiamo ai nostri lettori le opere di George.
G.H. Rabbath utilizza la scrittura e l’arte visiva come azione artistica performativa e partecipativa. Ha insegnato teoria cognitiva e di arte in un’università di Beirut, e il suo dottorato di ricerca. La tesi è stata fatta riferimento all’Orexis del filosofo Jean Clam. G.H. Il Rabbath ha impegnato diversi interventi meta-artistici nel mondo dell’arte dal 2009 e la pubblicazione di “Can One Man Save the (Art) World”. Nel 2010 ha curato l’ultimo spettacolo di M. Obaidi in Art Dubai, lungo la pubblicazione laterale “Mr Obaidi and the Fair Skies® Corporation” che ha affrontato la neuroscienza della polarizzazione razziale in relazione all’arte concettuale.
Nel 2013 ha lanciato il progetto The Better World e il 28 novembre 2014 è stato parte delle feste ufficiali per l’osservanza dell’Anno internazionale della Giustizia delle Nazioni Unite per il popolo palestinese, presso l’Ufficio delle Nazioni Unite di Beirut dove ha mostrato The Better World Ritratti di progetto dei palestinesi e del personale delle Nazioni Unite. A partire dall’ottobre del 2015 l’anno, un’edizione speciale dell’edizione del progetto Better World denominato Signing with Light si può vedere nel libro recentemente pubblicato The Gulf in OR libri per conto della coalizione dell’artista GulfLabor.org che combatte i diritti del lavoro migrante nei paesi del Golfo.
Nel 2016, ha lanciato il progetto The Better World in Europa.
Life Uninterrupted è il suo ultimo progetto che utilizza la pittura d’azione per connettersi in tempo reale con lo spettatore e crea un racconto insieme.