Sarzana. Dopo il grande successo della scorsa tournée estiva, Goran Bregovic tornerà in Italia con il suo tour “Chi non diventa pazzo non è normale!”.
L’appuntamento a Sarzana è per il 25 luglio. L’eclettico compositore si esibierà alla Cittadella grazie alla collaborazione tra Comune e Ad Astra srl.
Goran Bregović Chitarra, Sintetizzatore, Voce.
Una band gitana di fiati: Muharem Redžepi – Goc (Grancassa tradizionale). Voce Bokan Stankovic – Prima Tromba. Dragic Velickovic – Seconda Tromba Stojan Dimov – Sax. Clarinet Aleksandar Rajkovic – primo Trombone. Glockenspiel Milos Mihajlovic – Secondo Trombone Voci Bulgare. Ludmila Radkova Trajkova – Voce. Daniela Radkova Aleksandrova – Voce
Ingegnere del suono: Nemanja Trajkovic.
Info:inizio spettacolo ore 21.
Info: http://www.comunesarzana.gov.it/comunicati-stampa/1408-il-25-luglio-a-sarza na-c-e-goran-bregovic.html
Sarzana; Sarzann-a nella variante locale è un comune di 21 976 abitanti- Considerata l’erede storica dell’antica città romana di Luni, Sarzana è il secondo comune della provincia per popolazione, dopo il capoluogo della Spezia nonché la quinta area urbana della regione, perno della val di Magra. Grazie alla sua posizione, la città di Sarzana è dalla sua fondazione crocevia di importanti vie di comunicazione tra la Liguria, la Toscana e l’Emilia Romagna.
Sin dall’antichità fu centro agricolo, commerciale e strategico di grande rilievo, e già in età medioevale importante centro religioso e giuridico, con la sede vescovile e il tribunale.
Sarzana sorge nella parte terminale della vallata della Magra, a pochi chilometri dall’estuario del fiume, in una zona relativamente pianeggiante a est del fiume, detta appunto piana di Sarzana. La città sorge ai piedi della collina di Sarzanello, un rilievo di circa 150 m s.l.m.. Il sistema orografico circostante è rappresentato dalle asperità che diradano dalle vicine Alpi Apuane. Il Comune è inserito nel parco regionale di Monte Marcello.
Nei pressi di Sarzana scorre il fiume Magra, il cui bacino è alimentato anche dall’affluente sarzanese del torrente Calcandola. Oltre al fiume sono presenti due specchi d’acqua, di dimensioni modeste, detti “Bozi”, termine dialettale che indica la “pozzanghera”, in questo caso l’acquitrino, e che quindi rimanda alle piccole dimensioni dei due laghetti.