De Felice (Intesa): IDE italiani per 13,3 mld di euro nella Ueea nel 2017

“Le imprese italiane presenti nell’UEEA sono 850, 740 in Russia e 87 in Kazakistan, e operano soprattutto nei settori energia, agri-food, moda, trasporti e telecomunicazioni. Per quanto riguarda le costruzioni, nell’area le nostre aziende hanno cantieri aperti perlopiù in Russia, per un valore complessivo di 2 miliardi di euro, 300 milioni dei quali frutto di nuovi accordi nel 2017”. Lo ha detto oggi a Verona, nel corso della seconda giornata dell’XI Forum economico eurasiatico Gregorio De Felice, chief economist di Intesa Sanpaolo. “Dati interessanti – ha proseguito l’economista della banca che in occasione del Forum ha realizzato lo studio Commercio e geopolitica della Ueea -, ma con un grande potenziale di crescita se si pensa che i contractor italiani sono molto apprezzati all’estero, dove realizzano la maggior parte del fatturato, e sono attualmente attivi in 92 Paesi in 5 continenti per un totale di 811 cantieri dal valore complessivo di 82,2 miliardi di euro”.

Lo scorso anno – secondo lo studio – l’interscambio dell’UEEA con l’Italia è cresciuto del 14%, attestandosi a 23 miliardi di euro, pari al 2,7% del commercio con l’estero del nostro Paese, ed è avvenuto per l’88% con la Russia e il 9% con il Kazakistan. “Abbiamo importato – ha proseguito De Felice – per un controvalore di 13,8 miliardi di euro, soprattutto minerali, prodotti petroliferi raffinati e metalli, ed esportato per 9,1 miliardi, in particolare macchinari e prodotti legati alla moda e al design. 46 distretti industriali italiani su 55 hanno visto aumentare le esportazioni verso l’UEEA, registrando complessivamente un +18,2%, pari a 396 milioni di euro in più rispetto al 2016. La struttura del nostro interscambio riflette la complementarietà delle due economie e i reciproci vantaggi che ne derivano. Nel 2017 – ha concluso – i Paesi dell’UEEA hanno prodotto il 3,8% del Pil mondiale e raccolto il 2% degli investimenti diretti esteri, pari a 623,7 miliardi di dollari e destinati per il 95% a Russia e Kazakistan. L’Italia ha investito 13,3 miliardi di euro, 11,5 dei quali nella sola Russia, ma di fatto il contributo del nostro Paese è stato maggiore, perché gli investimenti diretti non includono quelli avvenuti attraverso le controllate estere.

Elios
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