I Tarocchi erotici di Milo Manara è il titolo della conferenza breve che Elisabetta Rossi, giornalista e studiosa del linguaggio dei Tarocchi, tiene al Videodrome di Bolzano domenica 30 settembre alle ore 11 nell’ambito della rassegna Postporno: l’uso politico dei corpi.
L’incontro si inserisce in una ricco weekend di dibattiti, proiezioni e performance, vietate ai minori di 18 anni, organizzato per il Cineforum Bolzano da Andreas Perugini, con la super visione di Michele Capozzi, regista e pornologo genovese emigrato a New York negli anni 70. A Elisabetta Rossi rivolgiamo una serie di domande sul binomio sesso e divinazione.
Il linguaggio dei Tarocchi come si combina con quello hard?
“Il mio interesse per la pornografia e più in generale per il desiderio mi ha portato a parlare dei Tarocchi di Milo Manara, definiti impropriamente erotici (probabilmente per questioni politicamente corrette) in quanto, a mio giudizio, sono decisamente pornografici. Se la distinzione tra un genere e l’altro è data dal fatto che l’erotico allude e il pornografico esibisce, i Tarocchi di Manara sono quanto di più esibizionista si possa osservare. Le tavole del grande maestro seducono non per la meccanica degli atti ma per gli archetipi erotici (santa e puttana, vecchio e giovane, umano e animale), i travestimenti e i dettagli utilizzati che scatenano e amplificano l’immaginazione di chi li osserva.
Le figure di ogni carta, ispirate dalla realtà e dall’immaginazione, dialogano oscene con i contenuti del nostro inconscio. I Tarocchi di Manara impiegano dosi massicce di erotismo e sconfinano nell’hard perché perché caricati di significati psicologici, filosofici, religiosi.”
Un artista è sempre consapevole di tutti questi significati simbolici?
“Chissà se Milo Manara nel raccontare i Tarocchi in chiave erotica sia stato consapevole di affrontare due tabù, sesso e divinazione. Per motivi facilmente immaginabili, dovuti all’indissolubile legame tra politica e religione, la pornografia, i fumetti erotici e i Tarocchi (per la loro visione divinatoria) hanno avuto vita difficile. Almeno alla luce del sole.”
Qual è, dal suo punto di vista di studiosa, il principale pregio di questo originale mazzo d’autore?
“Tra tutti i pregi, che sono numerosi, scelgo il linguaggio originale adottato da Manara per parlare di Eros su quel sottile filo da funamboli che è il confine tra sesso, erotismo, pornografia”.
Le figure femminili di Manara sono create ad uso e consumo dell’immaginario maschile?
“Le donne per Manara hanno sempre un ruolo attivo, non sono mai oggetto nelle sue storie, ma soggetto. L’autore è un chiaro sostenitore e ammiratore del “potere femminile”. Le sue eroine a colori, dalle prime tavole ad alta intensità erotica degli anni 80 agli ultimi lavori, sono donne volitive, spesso ispirate alle attrici del cinema.
Disegno e cinema nel mondo dell’hard sono due forme d’arte simili o in antitesi?
“Il disegno è particolarmente pornografico, più flessibile del cinema e della fotografia stessa, perché nel significare può tutto, amplifica il racconto, celebra la fantasia esasperata, rappresenta quello che nella realtà dei corpi può essere solo immaginato. Lascia spazio al desiderio che è mancanza, lacerazione.
Nel libro di Laura Maggiora Tra mistero, esoterismo ed erotismo s’inaugura un dialogo intenso e proficuo tra due arti e due grandi maestri italiani, Federico Fellini e Milo Manara, per raccontare le reciproche influenze e le intime connessioni tra i due artisti e i loro ambiti creativi e professionali. Per Federico Fellini il mondo dei fumetti potrà prestare al cinema le sue scenografie, i suoi personaggi, le sue storie, ma non le sue suggestioni più segrete, non la suggestione più segreta che è quella della fissità, l’immobilita delle farfalle trafitte da uno spillone”.
Quindi le tavole di Manara sono la sintesi perfetta tra eros e porno?
“Alla fine si tratta semplicemente di storie di uomini e donne. Come sostiene il maestro Lasse Braun è solo nella pornografia che l’erotismo si realizza pienamente. Tutto il resto è solo un pretesto per girare intorno al sesso senza farlo vedere. Spesso ben fatto e ben costruito, ma pur sempre mancante dell’essenziale.”
E, quindi, per concludere?
“Come la sessualità è un divenire continuo, tra mascolinità e femminilità, tra illusione e disillusione, costruzione e distruzione dei generi, i Tarocchi non sono né falsi né veri, né maschili né femminili, né costruttivi né distruttivi ma mettono in scena l’ambiguità di ognuno di noi che i generi e le convenzioni culturali tentano di distinguere.
A questo universo misterioso e magico si contrappone il “nostro mondo” ancorato a limiti e schemi da valicare. I Tarocchi erotici di Manara proiettano, interpretano e prevedono il futuro sessuale dello spettatore. Il magico è reale. Sia per raffinatissimi che per ruvidi palati letterari, ma solo per liberi pensatori.
HardTime 7. Il programma:
Venerdi 28 Settembre:
Ore 16.00 – Presentazione del programma, Michele Capozzi.
Ore 16.30 – documentario ‘Io sono VN’ di Monica Stambrini con Valentina Nappi.
Ore 17.30 – Video collage a cura di Michele Capozzi.
Ore 18.00 – Telefonata su Skype con protagonisti West Coast.
Ore 18.30 – Gli out-takes di ‘Porno e Libertà’ a cura di Carmine Amoroso.
Ore 19.30/ 20.00 – Sosta con buffet.
Ore 21,00 – Rosario Gallardo. Presentazione progetto con video, parole, immagini, show.
Sabato 29 Settembre:
Ore 16.00 – Presentazione del programma, Lucio Massa.
Ore 16.30 – cortometraggi di Ben Berlin, durata 75′.
Ore 18.30 – Sexual Labyrinth di Morgana Mayer, durata 68′.
Ore 19.30/20.00 – Sosta con buffet.
Ore 21.00 – incontro con Maria Basura e Maya Checchi con presentazione del libro e proiezione dei corti FUCK THE FASCISM (Berlino, Parigi, Roma etc etc).
Ore 23.00 – Female Touch di Morgana Mayer, durata 80′.
Domenica 30 Settembre:
Ore 11,00 – ‘Pornality’ di Andrea Borgomaneri 8′.
Ore 11.30 – ‘I Tarocchi Erotici di Milo Manara’ a cura di Elisabetta Rossi.
Chiacchierata, discussione, dibattito, promesse, programmi, progetti.
Ore 13.00 – Pranzo di saluto.