L’anno scolastico sta per finire ed anche i ragazzi che svolgono stage presso le aziende tra poco andranno in vacanza. Per l’estate 2017 la Liguria è stata proclamata “regina del mare pulito”, guadagnando 27 Bandiere blu. La regione famosa per le Cinque Terre, in realtà, è sempre meta di turisti e chi lavora nel settore terziario non conosce riposo. E’ così per Nicolai Krutsikau, 21 anni, collaboratore del ristorante “Osteria della corte”, uno dei più raffinati della Spezia. Nato in Bielorussia, Nicolai ha conosciuto l’Italia durante l’adolescenza, quando la famiglia Ferrero Cardelli, titolare del locale, ha cominciato ad ospitarlo nella stagione estiva. Oggi il giovane vive e lavora alla Spezia, dove frequenta l’Istituto Alberghiero Casini.
Quando sei arrivato in Italia?
“Avevo 10 anni. Sono stato accolto con affetto e, piano piano, ho iniziato ad ambientarmi”.
Che cosa ti piace della Spezia?
“Adoro il mare. In Bielorussia ci sono soltanto laghi e nuotare nell’acqua salata offre sensazioni diverse. Questo golfo poi è bellissimo, anche se non l’ho ancora scoperto tutto. Di recente, sono stato a Portovenere”.
E’ stato difficile imparare la lingua italiana?
“Tutti dicono che l’italiano sia molto complicato. In realtà, io ho imparato presto a parlare, forse perché ero piccolo. So di dovermi perfezionare, però ormai me la cavo, anche se il mio carattere timido non mi aiuta”.
Perché hai scelto l’Istituto Alberghiero?
“Sono sempre stato appassionato di cucina, soprattutto perché sono un buongustaio!”.
In Bielorussia l’enogastronomia è una moda come in Italia?
“No. Il mestiere di cuoco nel mio Paese d’origine è ancora sottovalutato. Ciò dipende da diversi fattori, principalmente dal clima rigido che non permette di coltivare qualsiasi ortaggio. La cucina bielorussa, pertanto, è fatta di pochi piatti. Forse manca anche un po’ di fantasia!”.
Qual è il piatto italiano che preferisci?
“Mi piace tutto, ma non rinuncerei mai ad un buon risotto al tartufo”.
Quando cucini, invece, che cosa ami preparare?
“Nel ristorante in cui lavoro sono ancora uno stagista. Sto imparando a tagliare bene le verdure e, soprattutto, osservo quello che fanno i cuochi. Se cucino per amici, invece, amo fare la pasta”.
Che cosa ti manca della Bielorussia?
“Mi mancano alcuni affetti, come il mio migliore amico, ma sono felice di trovarmi in Italia perché questo Paese mi ha permesso di crescere in tutti i sensi”.
Che cosa sogni per il tuo futuro?
“Vorrei diventare uno chef e continuare a lavorare in questo ristorante che ormai è la mia seconda casa”.
Non speri di avere un ristorante tutto tuo?
“Per adesso no, sarebbe troppo presto. Mi sento già fortunato ad essere qui”.