Il nuovo libro di poesie “La Rosa dei miei deserti” di Ioulia Makarova-Liakh sarà senza ombra di dubbio una lettura piacevole per tutti gli interessati alla poesia contemporanea, che tocca sia temi attuali della vita sociale con profonde riflessioni filosofiche sulla vita e sul posto dell’uomo in questo mondo.
La vita è piena di contraddizioni, piena di momenti belli e terribili dell’essere.
Ma la cosa più importante è apprezzare l’Amore, la Libertà, la Vita e Colui che ti ha dato e preservato questa vita.
La poesia “Rimango in silenzio” (“Il melo profuma attraverso la maschera”) è trabocca di grande amore e dolore per l’Italia che, come tutto il mondo, sta attualmente lottando contro una terribile malattia e la sconfiggerà senza dubbio. E la vita tornerà e ancora una volta brillerà di colori diversi.
Passerà tutto, tutto si calmerà
e tornerà la quiete, Pulcinella triste esibirà la sua maschera,
sorridendo fra il verde della primavera e
aprendo le porte della Nuova Vita …
Parole dolci, piene di tenerezza infinita per l’Italia e per tutte le persone: queste sono le sensazioni che evoca la poesia di Ioulia. E leggendo questi meravigliosi versi della poesia, ricordiamo il meraviglioso scrittore italiano Gianni Rodari, che tanti anni fa ha scritto la commovente fiaba “La fuga di Pulcinella”, dove la poetessa sembra aver gettato un ponte invisibile dal passato al presente e al futuro.
Ioulia Makarova-Liakh è nata e ha studiato nella città Leningrado. E il fatto che la sua formazione come persona sia iniziata in Russia, in questa città eroica, è chiaramente mostrato dalla poesia “Gli scheletri nel teatro”, che è stato scritto dalla poetessa per il Giorno della rottura dell’Assedio di Leningrado. Questa eroica impresa degli abitanti della città durante la Seconda guerra mondiale è ricordata e non sarà mai dimenticata non solo dagli abitanti della Russia, ma anche dal mondo intero. I versi penetranti di questa poesia
E son rimasti senza fiato
Sia gli angeli pallidi
Che i demoni gagliardi,
Quando videro gli Scheletri seduti nel teatro
Ad ascoltare ” Leningradskaja –era la fossa comune viva.
Mostrano ancora una volta la volontà inflessibile del popolo russo. Le poesie raccolte in questo nuovo libro di Ioulia Makarova-Liakh sono pagine della nostra storia comune, del dolore comune e della memoria comune. Ioulia – poetessa, nella seconda sezione del libro rappresenta anche la sua opera di traduttrice in italiano e in russo di poesie di grandi maestri e geni russi e italiani. Questo è un lavoro molto in filigrana che ti permette di godere non solo della melodia della poesia, ma anche di sentire il significato profondo di ogni pezzo.
Penso che l’autrice abbia ancora molto da ricordare, altre riflessioni da condividere con lettori di diverse generazioni.
E, naturalmente, tutti coloro che avranno modo di leggere questo suo nuovo libro e che hanno familiarità con il lavoro dell’Autrice avranno il piacere di unirsi al nostro augurio per una longeva creatività che possa portarla alla scrittura di nuovi libri, sia in versi che in prosa.
Nataliya Nikishkina
Presidente della Società Dante Alighieri di Mosca
Ekaterina Spirova
Presidente della Società Amicizia Italia-Russia