Intervista ad Irina Socolova, segretaria dell’Associazione “Toscana-Russia”, in un’intervista di Sofia Metelkina per Geopolitika.
“Fra Italia e Russia le relazioni sono sempre state eccellenti a livello diplomatico Concorda?” Certo che si. Dal XVIII secolo, i contatti fra i due popoli sono diventati permanenti. Una marcata ripresa di legami grazie alla politica di Pietro I, interessato a sviluppare rapporti con le repubbliche marinare di Genova e Venezia. Pietro I era interessato a studiare ed apprendere le pratiche di costruzione navale grazie ai suoi ambasciatori. Le repubbliche erano un alleato importante contro il nemico di allora: l’Impero Ottomano. Gli scambi culturali erano importanti.Eccellenti gli architetti italiani che hanno lavorato a San Pietroburgo: Trezzini, Rastrelli, Larenga, Rossi, Rinaldi. Molti gli architetti russi – Bazhenov, Starov, Stasov – che hanno studiato in Italia. L’appello russo all’Italia era finalizzato all’acquisizione di esperienze culturali.
Le influenze di tutto ciò le troviamo nei rapporti attuali fra Italia e Russia. Simpatia reciproca e valori in comune.
Forse c’è qualcos’altro su cui lavorare oggi? Come ha detto Vladimir Putin in un’intervista al Corriere della Sera del 2015, le relazioni politiche tra Russia e Italia sono sempre state, sono e saranno privilegiate e fidate. Negli anni precedenti il volume degli scambi è aumentato di 11 volte; in Russia ci sono più di 400 aziende italiane, si sta facendo un lavoro attivo nel settore energetico. L’Italia è il terzo più grande acquirente di risorse energetiche, la cooperazione è forte nelle aree ad alta tecnologia. Forte l’interscambio commerciale con regioni come la Lombardia e il Veneto. E questo per non parlare dei legami culturali. Naturalmente, ci sono spazi di ulteriore miglioramento.
Al momento non ci sono abbastanza canali, motivi per lo sviluppo delle nostre relazioni. Non ci sono abbastanza risorse per le discussioni, canali di comunicazione – tra politici, scrittori, filosofi, poeti, artisti. Pochi di questi piazze.
Cosa fa l’Associazione Toscana-Russia? L’Associazione vuole far conoscere la Russia e la sua attualità per quel che sono, dando le notizie che gli altri censurano e smontando le menzogne quando sarà il caso. Sarà nostra premura progettare e realizzare eventi e iniziative culturali di ogni genere, dalla conferenza sulla geopolitica energetica alla festività russe, collaborando con le varie associazioni di cittadini russi presenti in Toscana, sul territorio nazionale ed extra nazionale. La Toscana è interessata a sviluppare relazioni economiche bilaterali con la Russia. 27 maggio 2016 AIP (Associazione dei Parchi Industriali) ha preso parte al seminario russo-italiano organizzato dall’associazione Conoscere Eurasia, dall’Ambasciata russa in Italia e dal Consiglio Regionale della Toscana. Unica nota negativa: l’Europa. E lei che sta ancora bloccando l’integrazione della Russia nello spazio economico europeo con le sanzioni. Le sanzioni economiche hanno avuto un impatto significativo sull’economia d’Italia. Le esportazioni italiane sono diminuite di 3,6 miliardi di euro.
Le regioni più colpite sono Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Toscana, che rappresentano il cuore industriale del Paese.
All’inizio del 2017, il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato una risoluzione che invitava l’amministrazione locale a cercare di “superare” il regime delle sanzioni contro la Federazione Russa. Noi, come l’Associazione Toscana-Russia, intendiamo organizzare un Forum economico in cui inviteremo imprenditori toscani e rappresentanti della sfera economica russa a dialogare e fare nuove proposte nelle relazioni economiche bilaterali.
Passiamo alla politica in Italia. Quali sono i principali problemi? Prima di tutto l’immigrazione. Manca il controllo delle frontiere. Ne risente la sicurezza dei cittadini. Per non parlare della disoccupazione. Troppe tasse. Molte imprese chiudono. I giovani più talentuosi se ne vanno all’estero perché non trovano lavori soddisfacenti. Solo la Lega si occupa attivamente di immigrazione.