Jane Fonda e Robert Redford, Leoni d’Oro alla carriera: “Ad ogni età c’è bisogno di storie d’amore”

Dal nostro inviato – 160 anni in due, 81 lui 79 lei, le due leggende di Hollywood sono i due Leoni d’oro alla carriera di Venezia 74 ritirati in Sala Grande prima della proiezione di “Our souls at night” (La nostre anime di notte), il film che li ha fatti ritrovare su un set a 50 anni da “A piedi nudi nel parco”.

“Hai sentito la domanda?” dice Robert Redford a Jane Fonda durante la cerimonia di premiazione. “Certo, mica sono sorda” risponde lei. “Robert bacia ancora benissimo, come quando avevamo 20 anni. Avevo fantasie su di te quando eravamo giovani, non posso negarlo”. “C’erano cose dette e non dette, ci siamo piaciuti molto” replica lui.

“Le nostre anime di notte” è tratto dal best seller di Kent Haruf e diretto da un giovane regista indiano, Ritesh Batra, “un figlio del Sundance” come orgogliosamente lo ha definito Redford che alla scoperta di nuovi talenti e al cinema indipendente ha consacrato tutta la sua vita professionale.

Se Jane e Robert restano comunque due icone indiscutibili del cinema internazionale, quest’ultimo film, pur applaudito dal pubblico e dalla stampa, racconta una fiaba edulcorata che non convince. Un’occasione mancata per narrare in forma originale che non è mai troppo tardi per innamorarsi.

“Volevo fare un ultimo film con Jane – dice Redford – prima di morire. E poi questa storia è magnifica: ad ogni età c’è bisogno di storie d’amore e questa riguarda le seconde possibilità, uno spunto di riflessione per chi invecchia. L’industria del cinema si rivolge ai giovani, “Le nostre anime di notte” spera di interessare anche loro”.

Jane Fonda dichiara pubblicamente tutta la sua ammirazione per quel compagno di lavoro e di amicizia che faceva girare le segretarie della Paramount all’epoca del loro primo film (La Caccia di Arthur Penn, 1966). “Con la sua creatività, con il suo lavoro al Sundance, Robert Redford ha cambiato il cinema americano e io lo amo davvero come produttore e come regista, ho un affetto profondo per lui ed è stato bello innamorarmi di nuovo. Abbiamo cominciato insieme e finito insieme”.

Il film, che è fuori concorso ed è prodotto da Netflix, non si vedrà in sala, ma in streaming su internet per gli abbonati alla piattaforma dal 29 settembre.

Robert Redford e Jane Fonda in una scena di “Our Souls at Night”

La trama.

Addie Moore e Louis Waters sono entrambi oltre l’età della pensione, vedovi da qualche tempo e vivono in una tranquilla città del Colorado.

Anche se sono vicini di casa da molto tempo, la loro conoscenza è poco più che casuale, finché un giorno Addie propone a Louis di dormire insieme, solo per farsi compagnia, per avere qualcuno con cui parlare al buio, per sentire la presenza di un’altra anima accanto a sé, per favorire il sonno. Quando Louis acconsente, Addie è allo stesso tempo sorpresa e felice. Nella penombra della notte riportano alla luce storie rimaste a lungo sepolte, che si raccontano a vicenda. È solo confessandosi il proprio passato che possono liberarsi del senso di colpa per le occasioni perdute – parole ed emozioni pensate ma mai espresse – e superare il devastante effetto che la mancanza d’amore può avere sulla vita, arrivando a provare l’effetto positivo che la riscoperta dell’amore può avere sull’ultimo capitolo dell’esistenza.

Il mio voto: 6

Elios
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