Il 27 gennaio a San Pietroburgo avrà luogo la parata militare in onore del 75-esimo anniversario della Liberazione dall’assedio nazista della città. Durante l’evento verranno mostrati gli armamenti che testimoniano la potenza dell’esercito russo attuale, passeranno le truppe che partecipavano alla liberazione della citta’, rompendo l’annello dell’assedio, i soldati avranno la divisa d’epoca. Il Presidente della Federazione Russa Vladimir Vladimirovich Putin parteciperà agli eventi che si terranno a San Pietroburgo per l’occasione.
L’assedio di Leningrado durò dal 8 settembre del 1941 al 27 gennaio del 1944, le perdite fra i civili sono: 16 747 morti durante i bombardamenti, 632 253 morti per la fame. Ioulia Makarova-Liakh ci racconta i preparativi di questo importante evento:Il tassista dagli occhi furbi e dai modi leggermente malavitosi mi racconta come negli anni 90 faceva marinaio, finché la flotta non è stata sciolta, come si arrangiava facendo altri lavori, come riuscì a sistemarsi…”Vada,l’aspetto”, mi dice. La neve cade sulle statue altissime e, chissà perché mi sembra addirittura calda. È mattina presto, la città si mobilita, e vicino all’obelisco non c’è nessuno. Si sente solamente la musica che suona- è un ululo dell’assedio…Le statue guardano in alto, non so se guardano il Creatore o semplicemente il cielo cupo di San Pietroburgo. Una delle Statue, probabilmente,guarda me.
Probabilmente mi chiede- Ti ricordi? Ti ricordi i nostri stomaci attorcigliati per la fame, i nostri denti persi, i cadaveri gelidi dei nostri bambini, ti ricordi? Ti ricordi come coprivano le statue per nasconderle dalle bombe, come i nostri scheletri ascoltavano la musica classica per non impazzire? Mi ricordo-rispondo io alla Statua. Prometto che farò di tutto per fare sì che ricordino anche coloro che nasceranno in futuro. Tocco il piede della Statua, il gelo del piede arriva direttamente al cuore,come una freccia. Miei cari. Immensi. Ci ricordiamo, faremo di tutto per fare ricordare sempre. P.s. Il tassista non prende i soldi per l’attesa.” La mia nonna visse nell’assedio”,- dice, restituendomi la banconota.In foto – i preparativi per il 27 gennaio.Il testo e le foto- Ioulia Makarova-Liakh.