Lino Banfi, vincitore del Premio Tatiana Pavlova 2013

Non vi è dubbio che Lino Banfi sia stato uno dei più grandi protagonisti dello spettacolo dal Cinema alla Televisione, dal Teatro al doppiaggio.

Tutti ricordano le incredibili battute e la comicità di Lino dal primo film “Urlatori alla sbarra”, regia di Lucio Fulci (1960) ai successivi “A suon di lupara”, regia di Luigi Petrini (1968), “Il prode Anselmo e il suo scudiero”, regia di Bruno Corbucci (1972), “L’esorciccio”, regia di Ciccio Ingrassia (1975), “Il commissario Lo Gatto”, regia di Dino Risi (1986), “Bellifreschi”, regia di Enrico Oldoini (1987), “Buona giornata”, regia di Carlo Vanzina (2012). In televisione con “Il giornalino di Gian Burrasca” (1964), “Il vigile urbano” (1989), “Un difetto di famiglia” (2002), “Un medico in famiglia” (1998 – 2013), “Il commissario Zagaria” (2011), “Le Sceneggiatore”, “L’allenatore nel pallone”, regia di Sergio Martino (1984), “Il padre delle spose” (2006). Il doppiaggio da “Senti chi parla 2” (1990) a un “Un medico in famiglia” (2003). I varietà televisivi da “Creola” del 1973, a “Domenica in” (1987-1988) a “Stasera Lino” (1989), a “Gran Casinò” (1996) “Guida al campionato” (2007). Ha praticamente lavorato con tutti i registi italiani da Risi a Salce, da Fulci e Simonelli, da Corbucci a Scattini, da Grimaldi a Mariuzzo, da Samperi a Girolami, da Nucci a Martinelli e Oldoini, che il lui hanno trovato l’insostituibile protagonista di mille fantasie cinematografiche. Di fronte a tanto successo Lino Banfi ha mantenuto la semplicità e l’umanità di un figlio del Sud disponibile e generoso verso gli altri. Per questo è stato nominato “Goodwill Ambassador” dell’Unicef. A questo impegno Lino ha risposto con serietà portando il sorriso e l’amore in Africa nelle regioni più sperdute dell’Angola e dell’Eritrea. Tutto questo fa di Lino oltre che un attore un uomo di grande umanità che ha fatto del sorriso una missione.

Lino Banfi (Andria, 9 luglio 1936), nome d’arte di Pasquale Zagaria, è un attore, comico, conduttore televisivo, scrittore, cantante, sceneggiatore, doppiatore ed è ambasciatore dell’UNICEF italiano. Reso popolare per la sua parlata con forte accento meridionale e pugliese, sua terra d’origine, è tra gli attori italiani di commedia leggera più caratteristici e distintivi del dopoguerra. Durante la sua lunga carriera ha mostrato grande versatilità come attore, recitando sia in ruoli comici che drammatici. Ed ha lavorato con grandi registi del cinema italiano tra cui: Luciano Salce, Fernando Di Leo, Nanny Loy, Steno, Dino Risi. Lino Banfi, insieme a Lando Buzzanca, Renzo Montagnani, Mario Carotenuto, Carlo Giuffrè, Gianfranco D’Angelo, Aldo Maccione, Alvaro Vitali e Renato Pozzetto, rappresenta uno dei mostri sacri delle commedia sexy degli anni settanta e della prima metà degli anni ottanta, che furono criticate a quel tempo per le scene di nudo e per i linguaggi volgari, ma che sono state rivalutate molto positivamente negli ultimi anni poiché considerate una riuscita analisi critica dei difetti della società italiana. Negli anni ottanta raggiunse il picco della sua popolarità con pellicole che lo videro come protagonista (o almeno come deuteragonista) come Cornetti alla crema, L’allenatore nel pallone, Vieni avanti cretino, Fracchia la Belva Umana, Il commissario Lo Gatto e Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio, popolarità che ha trovato nuova linfa con la fortunata interpretazione di nonno Libero nella serie Un medico in famiglia e con altre fiction di successo, che lo hanno portato al ritorno sul grande schermo nel 2008. Lino Banfi è sposato con Lucia dal 1962 e ha due figli, Walter e Rosanna, quest’ultima anch’essa attrice che ha goduto di una certa popolarità recitando quasi sempre insieme con il padre. Ha quattro nipoti.

La svolta in televisione. Rientrato in RAI dopo una breve parentesi a Canale 5, in cui nel 1984 e nel 1985 co-conduce e partecipa a Risatissima e alla 500ª puntata de Il pranzo è servito gareggiando con Raimondo Vianello, gli venne affidata la conduzione di Domenica in (1987-88), Stasera Lino (1989) e Aspettando Sanremo (1990), in cui emersero le sue doti di intrattenitore e di attore misurato ed equilibrato. Al periodo televisivo è seguita una sua breve ma intensa parentesi teatrale con la sua interpretazione nel Vespro della Beata Vergine (1995) di Antonio Tarantino e diretto da Chérif. Nel 1997 ha interpretato il suo primo ruolo drammatico da protagonista nel film per la televisione Nuda proprietà, assieme agli attori Annie Girardot, Alessandro Gassman e Charlotte Kady. Banfi quindi ha mostrato ulteriormente doti di attore non comico.

Dal 1998 ottiene un grande successo nella fiction Un medico in famiglia, (dove non è stato presente solo nella settima stagione), in cui interpreta il ruolo di Libero Martini, un nonno completamente diverso dai personaggi bizzarri interpretati negli anni settanta e ottanta. Grazie proprio a questo ruolo, Banfi nel 2001 viene nominato ambasciatore dell’UNICEF e nello stesso periodo prende parte a numerose fiction tra le quali Un difetto di famiglia (2002, dove affronta per la prima volta il tema dell’omosessualità) e Un posto tranquillo (2003), recitando in entrambe al fianco di Nino Manfredi. Nel 2003 ha ricevuto il Telegatto alla carriera, e l’anno successivo ha girato per la RAI la fiction Raccontami una storia. Nel 2005 ha interpretato il ruolo di Babbo Natale nella fiction per Canale 5 Il mio amico Babbo Natale, prodotta da Pietro Valsecchi e che ha visto recitare anche Gerry Scotti e Vittoria Belvedere. L’anno dopo ne ha girato il seguito, con Gerry Scotti, Micaela Ramazzotti e Sergio Graziani nel ruolo del Decano. Sempre del 2006 è la fiction Rai Il padre delle spose in cui interpreta il padre di una lesbica (la figlia Rosanna) che si sposerà in Spagna con una compagna indigena madre di una bambina, e tornerà poi in Italia: nel cast anche i pugliesi Gianni Ciardo e Antonio Stornaiolo, Cosimo Cinieri e Lucia Poli. La scelta della dirigenza Rai di far interpretare da un così noto attore italiano, amato soprattutto dalle famiglie e dai giovani, un’altra fiction sul tema dell’amore omosessuale, nonché di trasmetterla sulla rete ammiraglia, ha scatenato polemiche da parte di numerose associazioni, Moige in testa.

Raiuno ha deciso comunque di mandare in onda la contestatissima fiction, sollevando un vespaio di polemiche, a novembre 2006, conseguendo 7 milioni di ascolti. Banfi è stato ospite, in qualità di Oronzo Canà, del programma televisivo di Italia Uno Guida al campionato condotto da Mino Taveri per tutto il mese di dicembre 2007 al fine di promuovere il sequel de L’allenatore nel pallone. Nel 2009 ha interpretato Antonio nella miniserie TV in due puntate per Rai 1 Scusate il disturbo, diretta da Luca Manfredi, affiancato da Lino Toffolo. Nel 2010 ha interpretato Franco nella miniserie TV in due puntate per Rai 1 Tutti i padri di Maria, diretta da Luca Manfredi, affiancato da Lino Toffolo e dalla cantante Orietta Berti. Nel 2011 ritorna a lavorare per Mediaset, infatti ha interpretato il commissario Pasquale Zagaria nella miniserie in due puntate per Canale 5 Il commissario Zagaria. Con Banfi torna a lavorare Sandro Ghiani nel ruolo famoso di De Simone, colui a cui funzionava tutto all’inverso di Banfi a cui non funzionava niente. Già visto, nel medesimo ruolo, nel film Fracchia la belva umana.

Il ritorno al cinema. A gennaio 2008, a distanza di 24 anni dall’uscita nelle sale dell’Allenatore nel pallone, e dopo una lontananza dal cinema durata 20 anni, Banfi ha rivestito i panni del celeberrimo Oronzo Canà nel sequel intitolato L’allenatore nel pallone 2. L’episodio, ambientato in pieno scandalo Calciopoli, vede oltre all’ingresso di Anna Falchi, la conferma dietro la macchina da presa del regista di allora Sergio Martino e la presenza di quasi tutto l’intero cast, tra cui quella di Andrea Roncato. Nel 2008 è seguita la partecipazione al film di Carlo Vanzina Un’estate al mare, uscito nelle sale cinematografiche il 27 giugno. Il 2009 ha segnato il suo ritorno in Puglia, a Gravina da attore. Ha interpretato il film Indovina chi sposa mia figlia!, nel quale ha recitato in tedesco, leggendo i copioni per la sua non conoscenza della lingua. Il 30 marzo 2012 è uscito nelle sale cinematografiche, Buona giornata per la regia di Carlo Vanzina dove Lino Banfi interpreta il Senatore Leonardo Lo Bianco, nel cast ci sono anche Diego Abatantuono, Teresa Mannino, Maurizio Mattioli, Vincenzo Salemme e Christian De Sica.

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