Lo Sputnik, il ricordo di un mito. 6o anni dal primo lancio

6o anni dal lancio del primo satellite della storia dell’umanità. 1957-2017. Sputnik 1.

Lo Sputnik 1 (in russo Спутник, satellite) fu il primo satellite artificiale in orbita della storia. Venne lanciato il 4 ottobre 1957 dal cosmodromo di Baikonur, nell’odierno Kazakistan, grazie al vettore R-7 (Semyorka). In russo la parola Sputnik significa compagno di viaggio, inteso come satellite in astronomia. Fu progettato dall’Unione Sovietica, anche grazie ai missili tedeschi V2 reperiti nella Seconda Guerra Mondiale. Il programma Sputnik ebbe inizio nel 1948, quando si intuì la possibilità di modificare missili militari in vettori per il lancio di satelliti.

L’annuncio del successo del lancio venne dato da Radio Mosca la notte tra il 4 e il 5 ottobre 1957. Con il lancio dello Sputnik 1 l’Unione Sovietica prese in contropiede gli Stati Uniti. Solo il 31 gennaio 1958 gli americani riuscirono a mandare in orbita il loro primo satellite: l’Explorer 1. Gli strumenti a bordo dello Sputnik 1 rimasero funzionanti per 21 giorni. Lo Sputnik 1 aveva lineamenti ben più semplice di un satellite artificiale odierno. Era infatti formato solo da una sfera pressurizzata di alluminio di 58 cm di raggio e da 4 antenne lunghe circa 2,5 metri. Bruciò durante il rientro in atmosfera il 3 gennaio 1958.

Il successo della prima operazione spaziale dell’URSS ebbe un notevole impatto mediatico sia all’interno della nazione che nel resto del mondo. Infatti nel periodo di guerra fredda tra USA e URSS. Lo sviluppo scientifico-bellico era il sistema di misura della forza delle superpotenze.

Successivamente saranno sempre i sovietici (3 novembre 1957) a mandare nello spazio il primo mammifero, la cagnolina Laika (anche se i primi esseri viventi in assoluto sono i moscerini della frutta mandati dagli Stati Uniti d’America) e il 12 aprile 1961, il primo uomo nello spazio, Jurij Gagarin.

Sergei Pavlovich Korolev  è considerato il fondatore del Programma Spaziale Sovietico.  

La sua incredibile energia, intelligenza e un forte credo nelle prospettive di volo spaziale e una  abilità manageriale  lo ha fatto diventare il direttore del primo centro di sviluppo dei razzi sovietici, noto oggi come RKK Energia.

Elios
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