Marcello Morandini si racconta in una mostra

Architetto, scultore e designer, celebre per le geometrie in bianco e nero, Marcello Morandini approda a Palazzo Parasi a Cannobio con la personale “Morandini. La materia dell’arte: il progetto” a cura di Fabrizio Parachini.

Obiettivo dell’esposizione, in scena da sabato 1 settembre a domenica 21 ottobre 2018, è focalizzare il movente che caratterizza l’intera produzione dell’artista nel progetto, inteso come idea, e nell’idea, intesa come scelta stilistica e operativa.

A Cannobio sono esposti lavori realizzati in diversi momenti della sua attività. Opere monocrome, totalmente bianche o nere, opere in tricromia, bianco, nero e grigio, progetti di interventi architettonici con i rendering esecutivi e oggetti di design entrati a far parte oramai del nostro immaginario visivo quotidiano ma anche delle collezioni di importanti musei.

Morandini, tra i più importanti protagonisti della ricerca visuale non-oggettiva internazionale del secondo dopoguerra, cresce artisticamente nell’ambiente milanese e a soli 28 anni gli viene assegnata una sala personale alla Biennale di Venezia del 1968.

Trascorre lunghi periodi di lavoro in Svizzera e in Germania, nazioni in cui può sviluppare ampiamente tutte le sue eclettiche propensioni espressive e i cui Musei gli dedicano ampie e approfondite esposizioni. La sua Varese, città di adozione incontrata all’età di sette anni dopo essere nato a Mantova, in autunno vedrà completata la ristrutturazione della villa in via Staurenghi che ospiterà il museo e la Fondazione che portano il suo nome: “Sarà uno spazio nuovo per la città; sarà, soprattutto, un’occasione per tutti. Sono fiducioso e, alla fine, contento” chiosa il celebre artista che potrà dare una casa adeguata a una produzione straordinaria, spesso però apprezzata più all’estero che in Italia. www.morandinimarcello.com

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