Rostov sul Don è una delle undici città chiamate ad ospitare i Mondiali di Calcio.
Coloro che seguono le partite dei mondiali conoscono benissimo i risultati calcistici, ma noi vogliamo soffermarci su alcuni aneddoti di vita cittadina durante lo svolgimento di questo evento.
Per la Coppa del mondo la città si è preparata a lungo e in modo radicale. Tra i principali progetti realizzati ci sono il nuovo Aeroporto Platov, lo stadio Rostov Arena, il ponte sul fiume Don, le zone pedonali e le reti stradali.
La città non vedeva un simile rinnovamento, forse, dai tempi del passato sovietico. Gli abitanti, piuttosto sfiniti dai continui lavori di costruzione, aspettavano scetticamente un evento che fino a poco tempo fa era inedito in Russia. E d’un tratto accade il miracolo: i mondiali di calcio, che prima del loro inizio avevano interessato soprattutto tifosi e politici, improvvisamente si trasformano in una radiosa festa internazionale, che divampa con la sua energia e sincerità nelle emozioni di tutti quanti.
Il popolo russo è stato letteralmente contagiato dal calcio, superando in corso d’opera persino la foga dei tifosi più accaniti.
La prima partita che si è svolta a Rostov è stata Brasile – Svizzera. Inaspettatamente in città sono arrivati moltissimi tifosi brasiliani.
Naturalmente, ci siamo subito innamorati dei loro vestiti sgargianti e dell’atteggiamento allegro e amichevole nella fan zone. I tifosi svizzeri si sono comportati in modo più riservato trascorrendo il tempo libero prima della partita per lo più nei bar e nelle caffetterie. Non è difficile indovinare per chi tifassero i cittadini di Rostov durante il gioco e già si cominciava a parlare con insistenza sui social circa la necessità di organizzare ogni anno il carnevale brasiliano in città.
Gli stranieri sono venuti ai mondiali non soltanto per tifare la propria squadra, ma anche per scoprire la sconosciuta e misteriosa Russia. E noi, grazie a loro, conosciamo paesi lontani, visto che ciascuno ha portato con sé una parte della propria cultura: strumenti musicali, canzoni, danze, costumi, bandiere.
Tra gli ultras ci sono già delle celebrità, come ad esempio, il tifoso brasiliano Tomer Savoia. Ammira in modo così caloroso la Russia che ha caricato molti video su Youtube in cui cerca di parlare russo, totalizzando un’infinità di amici e simpatizzanti nel nostro paese. E così è stato persino intervistato da Russiatoday.
https://russian.rt.com/sport/video/528280-bolelschik-avtor-mema-pro-rossiyu-na-rt
La partita seguente, la cui tifoseria ha deliziato Rostov è stata Messico – Corea del sud.
Ciò che hanno organizzato i supporters messicani in città, può essere tranquillamente definito il Festival del Messico a Rostov-sul-Don.
Tutti gli uomini indossavano un vistoso sombrero, le donne vestivano abiti strepitosi, catturando letteralmente l’immaginazione dei cittadini con la straordinaria festa mascherata che ha preceduto la partita. Hanno intonato canzoni davanti all’hotel dove alloggiavano i giocatori della loro nazionale, e noi abbiamo assistito a delle vere e proprie serenate messicane.
Anche tra gli ultras del Messico c’è un personaggio che ha attirato l’attenzione della Russia. Il cartonato “Javier”. La sua storia inizia in Messico, quando la moglie del vero Javier non gli permette di partire per i mondiali. Così i suoi amici costruiscono un cartonato identico a lui, attraversano l’oceano, salgono a bordo del loro delizioso autobus e si mettono in viaggio per la Russia. Ci hanno impiegato un mese intero per arrivare fino a Rostov, trascinandosi ovunque il cartonato di Javier. Fin dal momento del loro arrivo, sono diventati subito delle stars. Così la severa moglie di Javier ha avuto pietà e lo ha lasciato partire per i mondiali. Non fa in tempo ad atterrare a Rostov, che proprio in questa città il Messico vince la partita. E via, gli amici partono tutti insieme a bordo del loro autobus messicano per assistere alla partita seguente a Samara.
Abbiamo poi accolto i tifosi dall’Islanda e dalla Croazia, che hanno portato emozioni completamente diverse. Gli islandesi, da veri vichinghi nordici, ci hanno contagiato con la loro concentrazione sulla vittoria, e il nostro tifo è stato tutto per loro.
Queste sono le nostre prime impressioni sui mondiali di calcio. Non si sono ancora conclusi, ma già ci dispiace vedere gli ospiti tornare a casa e non aver avuto abbastanza tempo per imparare a conoscersi meglio.
È possibile trovare ulteriori informazioni su Rostov-sul-Don sulla nostra pagina facebook: Guida turistica Rostov sol Don, Russia.