Porto Venere, Porta medioevale danneggiata

Incredibile. La Porta medioevale di Porto Venere che ha resistito agli assalti d’ogni tipo per secoli è stata danneggiata da un mezzo di una ditta delle pulizie del borgo. I tempi sono cambiati; un semplice mezzo della pulizia ha vinto l’antica struttura.  Un fatto molto preoccupante perchè la porta risale all’anno 1160. Un vero gioiello tutelato dalle Belle arti a partire dagli anni ’30.

Il nome latino del borgo (Veneris Portus) deriva dal tempio dedicato alla dea Venere Ericina, che sorgeva sul luogo stesso sul quale oggi è la chiesa di San Pietro. Alla metà del VI secolo Porto Venere divenne base navale della flotta bizantina. Il borgo di Porto Venere fu assalito e devastato nel 643 da Rotari, re dei Longobardi.  Dal X secolo Porto Venere fu possedimento feudale dei Signori di Vezzano  che  lo cedettero, insieme alle isole alla Repubblica di Genova   Nel 1113 Genova, per arginare l’espansione di Pisa, aveva inviato una colonia ed aveva edificato il quadrangolare castello sulla punta meridionale del promontorio dell’Arpaia accanto al luogo della chiesa di San Pietro.  Le case-fortezza genovesi del borgo nuovo sono costruite in schiera così da formare un sistema difensivo perfettamente integrato; solo poche e strette scalinate, facilmente controllabili, si aprono tra le case per consentire la discesa al mare. Porto Venere diventò per Genova approdo fortificato e colonia di cittadini genovesi nel Levante ligure. Le fortificazioni dell’oppidum di Porto Venere subirono numerosi assalti nel corso della secolare guerra tra Genova e Pisa dando prova d’invulnerabilità, come nel 1242 in occasione della battaglia del Tino, descritta dal poeta e notaio Ursone da Vernazza.

Elios
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