Il Premio Prokhorenko 2018 a Matteo Carnieletto consegnato da Vincenzina Nicodemo, madre di Stefano Paolicchi, Medaglia d’Oro al Valore Militare.
“Sono circondato, sono qui fuori. Bombardate ora, umilieranno me e questa divisa. Voglio morire con dignità e portare tutti questi bastardi con me. Per favore, è il mio ultimo desiderio, effettuate il bombardamento. Dite ai miei familiari e alla mia nazione che li amo. Dite loro che sono stato coraggioso e che ho combattuto sino alla fine”, queste le ultime drammatiche parole Aleksandr Aleksandrovič Prochorenko, ucciso a Palmira, 17 marzo 2016. Il 20 ottobre presso il Circolo Unificato dell’Esercito in Genova verrà raccontata la storia del soldato russo, morto per la pace e la libertà contro la barbarie. L’evento è organizzato dall’Associazione di Promozione Culturale Anima Russa di Genova, il cui Presidente è Joulia Aprelova. Il racconto edito dalle edizioni Cut Up, scritto da Vinicio Ceccarini, musicato da Egildo Simeone e Livio Bernardini arricchito dalle illustrazioni della Gloria Giuliano Ensemble e della Buzhurina Gallery. Lettura dell’attore Roberto Di Maio, segue al pianoforte Anna Serena con la voce di Yana Odintsova e con il corpo di ballo Yana Odintsova e Kubina Yaremchuk. Costumi di Violetta Fadda. La Buzhurina Gallery presenta i pittori: Inna Varivonchik, Elena Buzhurina, Gianni Calcagno, Ljudmila Yakunina Evgeniya Petrova. Gloria Ensemble & Friends presenta i pittori: Stefano Bernabovi, Cristina Ferrarini, Gloria Giuliano, Gianni Gozzani, Gemma Grassi, Paola Repiccioli, Egildo Simeone.
Nel corso della serata, verranno lette le poesie di Alexandr Prokhorov, Irina Kovalena e Julia Makarova dedicate all’Eroe. Conduce: Julia Aprelova, Presidente di Anima Russa a Genova.
Al termine della serata, la cerimonia del Premio Alexandr Prokhorenko per l’informazione giornalistica verrà introdotta da Angelo Sinisi e Stefano Volpi. Il Premio Alexandr Prokhorenko 2018 per l’impegno a far conoscere la verità sulla realtà attuale verrà consegnato al giornalista Matteo Carnieletto de “Gli occhi della guerra” dalla sig.ra Vincenzina Nicodemo, madre dell’Eroe Stefano Paolicchi, Medaglia d’Oro al Valore Militare, caduto in Somalia nel 1993.
Aleksandr Aleksandrovič Prochorenko nato ad Orenburg, 22 giugno 1990 e ucciso dall’ISIS a Palmira, 17 marzo 2016) è stato un militare russo, Eroe della Federazione Russa. Primo tenente delle divisione Specnaz delle Forze Armate della Federazione Russa, rimase ucciso durante un’operazione militare nella guerra civile siriana. L’obiettivo di Prochorenko era l’individuazione di bersagli per l’aviazione russa. Circondato dai combattenti dell’ISIS nei pressi di Palmira, ordinò un bombardamento sulla propria posizione. L’11 aprile 2016 il presidente Vladimir Putin conferì a Prochorenko il titolo di Eroe della Federazione Russa, la più alta onorificenza nazionale. Il suo funerale ebbe luogo a Gorodki, il villaggio dove era nato e vissuto, il 6 maggio 2016. Prochorenko era nato nel villaggio di Gorodki, situato nell’Oblast’ di Orenburg.
Diplomatosi con onore all’accademia militare, fu inviato in missione in Siria lasciando in Russia la moglie Katya, incinta del loro primo figlio. Prochorenko era impegnato in una missione di acquisizione obiettivi, vicino a Palmira quando fu individuato e accerchiato dalle forze nemiche: egli allora richiese con urgenza un attacco aereo sulla propria posizione, rimanendo ucciso assieme ad alcuni combattenti avversari. Il 5 ottobre 2016, durante una cerimonia presso il Centro Culturale Russo di Roma, l’Anpi, l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia sezione di Roma, ha inaugurato il 161º Corso di Paracadutismo intitolandolo alla memoria dell’ufficiale acquisitore paracadutista russo Aleksandr Prochorenko per le “altissime doti di virtù militari e civili”.
Il 6 agosto è stata inaugurata a Vagli Sotto comune della Toscana in provincia di Lucca, la statua dedicata al soldato russo Alexandr Prokhorenko. Meglio conosciuto come l’eroe di Palmira. In Russia il tenente della divisione Spetsnaz delle forze armate russe è entrato nel Pantheon degli eroi di guerra. Il paracadutista russo è infatti morto per la liberazione di Palmira, durante un’operazione militare in Siria. Il suo gesto è già entrato nella leggenda ed è simbolo di lotta per lapace e la libertà..contro la barbarie.