Ioulia Makarova-Liakh: Remember Odessa 10 settembre 2019

”Non sono sul Kulilovo pole, ma se dovessero attaccare-arrivo”. Solamente quando parla del fratello, che per fortuna, è sopravvissuto, gli occhi chiari di Oleg tremano leggermente. Oleg Musika, Ceriano Laghetto, 10 settembre del 2019.

Oleg Musika partecipò ai tragici eventi di Odessa il 2 maggio del 2014, attualmente vive in Germania, è attivista del movimento ”Kulikovo pole”, rappresenta il partito ucraino ”Rodina”, spesso fa le conferenze raccontando le orride azioni dei nazionalisti che letteralmente finivano le persone stremate dopo l’incendio in casa dei Sindacati di Odessa. ”Negli ultimi quattro anni io e i miei amici continuiamo a combattere la giunta attuale di Kiev, che arrivò al potere a mezzo l’intervento armato. Questa lotta continua sia nelle trincee di Donbass, in prima linea che sul campo di informazione. E’ il campo informatico racchiude tutto il nostro globo”, Oleg Musika, anno 2018. La lotta non è terminata-ne nelle trincee, e nemmeno sul campo di battaglia di informazione. Spesso Oleg parla all’OSCE e all’ONU, in Europa e in Italia in particolare, è già stato a Padova, Bologna, Senigallia, Venezia-Mestre.

Quest’anno, il 10 settembre è venuto a Ceriano Laghetto, in provincia di Monza-Brianza al nord dell’Italia, portò una corona di fiori al monumento dei Martiri di Odessa sito in omonima piazza. Sia il nome della piazza che il monumento è il merito di Dante Cattaneo, ex-sindaco e attuale vice-sindaco della cittadina. Il nostro giornale scrisse parecchio su Dante Cattaneo, tuttavia non basteranno mai parole di ringraziamento e ammirazione per il suo coraggio e l’onestà intellettuale, in quanto di attacchi al giovane sindaco che ”ha osato” di dire la verità scomoda per l’attuale politica dell’UE ce ne sono stati parecchi, attacchi e minacce fatti ai livelli piuttosto alti.
Ho conosciuto Oleg il 10 settembre, non ho fatto in tempo ad arrivare alla cerimonia ufficiale e abbiamo parlato in un ambiente informale, con attorno gli amici e le persone della stessa linea di pensiero. Sembrerebbe che sia stato già scritto e detto tanto su tragedia di Odessa e tante cose sono state appositamente taciute, ma sentire il racconto di una persona che è stata lì fa un’effetto completamente diverso. Oleg è una persona serena e amichevole, parla nella maniera semplice e ha una cadenza morbida tipicamente odessita.

Ci parla di orrori di Odessa, nei particolari, ma-da uomo-risparmiandoci i dettagli. Solo una volta la sua voce trema tradendo una forte emozione-quando parla di fratello, selvaggiamente picchiato dai nazionalisti ma fortunatamente sopravvissuto. Oleg ricorda come prima della strage il suo fratello disse -se dovessero attaccare, arrivo…
E arrivò, poi per giorni non si sapeva nulla di lui, finché una persona non portò ad Oleg un pezzo di carta stagnola con dentro un biglietto con la scritta ”Vanja è vivo”… Dopo aver parlato con Oleg ti rimane una sensazione strana-capisci che effettivamente esistono le persone della Luce e le persone delle Tenebre, in quanto solo una persona della Luce può, dopo un discorso così pesante, lasciare in te la convinzione che non tutto è perduto, che bisogna lavorare, agire, muovendosi-attraverso la Luce-verso il Sole. 

Ioulia Makarova-Liakh: Remember Odessa -10 сентября 2019 года. Ioulia Makarova-Liakh.

Elios
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