Torna in Italia il magico spettacolo dell’artista russo Slava Polunin. Il prossimo 28 marzo, al Carlo Goldoni di Venezia, andrà in scena Slava’s Snow Show, definito come “un classico del teatro del XX secolo” (The Times, Londra). Si tratta di un’opera emozionante, dove grandi e bambini possono lasciarsi andare al gioco e alla fantasia in un turbinio di neve, bolle di sapone e palloncini. Slava’s Snow Show è considerata dalla critica una rappresentazione in grado di creare un’unione tra tragedia e commedia, assurdità e spontaneità, crudeltà e tenerezza.
Originario di Novosil, una cittadina in provincia di Orlovsk, Slava trascorre l’infanzia tra boschi e fiumi, in un mondo incontaminato che, probabilmente, gli permette di sviluppare creatività ed immaginazione. Crescendo, si innamora del cinema di Charlie Chaplin e del teatro di Marcel Marceau. All’età di 17 anni, Polunin si trasferisce a San Pietroburgo, all’epoca Leningrado, per studiare ingegneria. In realtà, non appena entra in confidenza con la grande città, si iscrive ad una scuola di mimo, la sua vera passione.
E’ così che inizia il lungo cammino di Polunin verso la riscoperta e la riaffermazione della vera arte del clown. Slava e la sua Compagnia, fondata nel 1979, danno un nuovo significato alla figura del clown, estrapolandolo dal mondo circense e portandolo prima nelle strade, poi nei più importanti teatri internazionali. In seguito, approdano in Inghilterra, dove sono sufficienti tre recite all’Hackney Empire per rendere la Compagnia nota al grande pubblico. La reputazione di Slava cresce molto rapidamente, a tal punto che tanti sono gli allievi disposti a viaggiare per miglia pur di imparare la sua tecnica di fusione tra teatro visivo e clownerie.
Una storia di successi, un teatro che si nutre di improvvisazione, ricco di speranze, sogni, nostalgie. Slava ha prodotto più di trenta rappresentazioni, ha realizzato Alegrìa del Cirque du Soleil, ha ricevuto il premio Olivier per Slava’s Snow Show, considerato il miglior spettacolo durante una delle tante recite esaurite all’Old Vic di Londra. Ed è proprio Slava’s Snow Show a fare nuovamente tappa in Italia, dopo una tournée in più di 25 Paesi. Si possono già acquistare i biglietti direttamente sul sito del teatro veneziano.
Il protagonista dello spettacolo, interpretato dallo stesso Polunin, è Asisyai, una figura commovente e, allo stesso tempo, ironica, vestito con una tuta gialla da lavoro e con un paio di pantofole rosse soffici. Questo personaggio, meditabondo e gentile, è nato prendendo spunto dalla tristezza poetica dei clown di Leonid Engibarov, dall’umanità dei grandi film di Charlie Chaplin, dalla raffinata filosofia della pantomima di Marcel Marceau.
Per il suo debutto, Asisyai è apparso davanti a milioni di spettatori nella puntata di Capodanno (1980-1981) della trasmissione televisiva Light Blue Fame, in uno sketch con due enormi telefoni gonfiabili. Qui, per la prima volta, il pubblico, che non ha potuto fare a meno di commuoversi, ha ascoltato le sue riflessioni sull’amore, sulla solitudine, sul desiderio della comprensione umana, sulla felicità della scoperta. A distanza di oltre trent’anni dalla prima esibizione, Slava resta un artista unico nel suo genere, capace di condurci in un viaggio al confine tra sogno e realtà.