Presso la Villa Borzino di Busalla, si è tenuta la seconda edizione del “Festival dello Spazio” del 27-29 Luglio.
Festival che è diventato un luogo e un insieme di persone, attrezzature tecnologiche ed esperienze che hanno raccontato in modo affascinante e dettagliato, la straordinaria storia dell’esplorazione spaziale. Oltre a divenire un luogo di incontro per condividere gli esiti di progetti passati e proporre nuove visioni di progetti futuri di una delle più affascinanti avventure della ricerca scientifica. La tre giorni spaziale, è stata diretta dal primo astronauta italiano, Franco Malerba e il giornalista Antonio Lo Campo. Suddividendo i tre giorni, con diverse tematiche dal primo il 27, con un excursus storico dedicando il tema principale alla Luna (in occasione della eclissi più lunga della storia) grazie alla presenza di figure di alto rango divulgativo come Luciano Guerriero (primo presidente ASI), il presidente di Altec Fabio Massimo Grimaldi ed Enrico Flamini Chief Scientist dell’ASI e tanti altri di grande spessore come Marco Molina di Leonardo e Maria Antonietta Perino di Thales Alenia Space.
Questa prima giornata del festival, è stata emozionante e piacevole per l’ascolto da parte del pubblico presente in sala, che con grande maestria è stato immerso nel racconto storico di tutte le vicissitudini italiane che ha portato Luciano Guerriero a diventare il primo presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana. Accompagnato dalle domande del giornalista del Corriere della Sera Giovanni Caprara, ha saputo spiegare come l’Italia adesso viene vista come un interlocutore di tutto rispetto nel settore spaziale. Stesso pomeriggio con la parola data al giornalista Antonio Lo Campo, il pubblico veniva immerso nel periodo dello sbarco dell’uomo sulla Luna, con una inaspettata telefonata a Tito Stagno (lo storico conduttore televisivo specializzato nelle trasmissioni in diretta e nei servizi del telegiornale sui lanci delle sonde spaziali) a ricordo del momento storico dell’allunaggio da parte dell’Apollo 11.
Il secondo giorno è stato dedicato durante la mattinata, principalmente al nuovo sistema di navigazione satellitare Galileo con la presenza di esperti del settore provenienti sia da ASI che da aziende del calibro di Telespazio. Al termine prima della chiusura della mattinata, c’è stato il tempo per poter seguire Alberto Buzzoni, un astronomo dell’INAF che ha parlato con tono sobrio e divertente sul monitoraggio della caduta del Palazzo di Cristallo Tiangong – 1.
Il pomeriggio del 28, è stato ricco di argomenti riguardanti il tema di come vincere la gravità. Presentazioni di motori nello spazio e mini-shuttle: un po’ di logistica spaziale, interessanti nel loro complesso. Ma la vera star pomeridiana è stata una piccola signora di 81 anni! Amalia Ercoli Finzi, la prima donna laureata in ingegneria aerospaziale e signora italiana dello Spazio, protagonista della missione Rosetta culminata con l’approdo su una cometa di un veicolo costruito dall’uomo.
Amalia Finzi, professore Onorario della Facoltà di Ingegneria Industriale del Politecnico di Milano, ha dedicato parte della sua conferenza aprendo uno scorcio di vita vissuta assieme ai suoi amici e colleghi russi. Ha dato ampio spazio alla storia dello scienziato russo Tsiolkovsky per poi ripercorrere la corsa allo Spazio e la storia del più grande ingegnere e progettista di razzi sovietici, conosciuto semplicemente come il “miglior progettista”, Korolev. Dando i dovuti meriti per i traguardi raggiunti all’epoca, ma anche facendo soffermare il pubblico sulla storia della Soyuz e Yuri Gagarin. Dalla città delle stelle alla base di lancio russa al cosmodromo di Baikonur, con curiosità concernenti la genialità nella progettazione dell’impianto da dove partono le navette russe e altro.
L’ultima giornata del festival è stata dedicata all’Astronautica al mattino e all’Astrofisica nel pomeriggio. Come gli altri giorni precedenti, anche il 29 si è avuta la presenza di un ospite d’onore che nella precedente edizione del festival aveva mandato i saluti dallo Spazio e ultimata la missione un anno dopo. Paolo Nespoli, ospite d’onore e ringraziando Franco Malerba dell’invito, ha concesso a tutte le persone presenti in sala un bellissimo racconto della sua esperienza a bordo della ISS. Di come ha vissuto il periodo prima della sua missione, attraverso foto ricordo, del periodo passato in Russia e delle tante curiosità, aneddoti del suo addestramento.
La sala dove si svolgeva il festival era proprio per l’astronauta, piena non solo degli addetti ai lavori, ma anche di semplici cittadini, curiosi, appassionati del settore.
Che non sono rimasti delusi, vista la capacità comunicativa di Nespoli gentile nel modo di rivolgersi con la gente. L’astronauta alla conclusione della conferenza, ha firmato cartoline e lasciato autografi, per poi svolgere assieme a Malerba, una tradizione fatta da tutti i cosmonauti russi prima della partenza per una missione. Il Festival dello Spazio a Busalla è stato un ottimo evento che lascia un bel ricordo e un bagaglio culturale non indifferente per tutti quelli che hanno vissuto la tre giorni spaziale. Eventi come questi non fanno altro che stringere un legame profondo tra la gente e coloro che svolgono questo bellissimo lavoro. Al seguente link https://youtu.be/cPXmTv8WWrY il momento della conferenza del 29 luglio, dedicata a Paolo Nespoli.