Tăierea motului, il mistero di una tradizione sciamanica

Cepari pe Harta Iosefină a Transilvaniei, 1769-73
Cepari pe Harta Iosefină a Transilvaniei, 1769-73

A Cepari piccolo paesino a nord di Pitesti, il 26 agosto la cerimonia del Tăierea motului, protagonista Dylan Eduard. Secondo quanto prevede la tradizione Flori Vetrilă e Daniele Dughetti genitori del piccolo Dylan Eduard, quando il loro bambino ha compiuto due anni, d’accordo con la bionda madrina Carmen Puicanescu hanno stabilito la data del Tăierea motului, una tradizione antichissima che risale agli antichi Geti e ai Daci, che consiste nel taglio dei capelli ai bambini quando hanno compiuto il secondo anno. Antiche storie raccontano che lo Zalmoxe, sciamano, sommo sacerdote e capo militare dei Daci celebrava il rito del Tăierea motului alla presenza di tutta la comunità e dei capi religiose delle tribù alleate. Lo Zalmoxe, vestito per le cerimonie religiose, invocava la protezione degli dei e augurava al bambino un futuro di uomo coraggioso e forte. Nella tradizione giunta a noi, il ruolo dello Zalmoxe, è stato sostituito dalla madrina o dal padrino.

Così Dylan Eduard, vestito con abiti tradizionali, è stato posto a sedere su una sedia, la madrina Carmen gli ha legato i capelli e la mamma Flori gli appoggiato una ciambella di pane sulla testa, poi la madrina ha preso le forbici e ha tagliato una ciocca di capelli. Dopo a Dylan Eduard è stato presentato un vassoio pieno di oggetti. La tradizione prevede che il bambino possa scegliere tre oggetti e questi decideranno il suo futuro di adulto. Dylan Eduard ha scelto il telecomando, una penna e una macchinina. Queste scelte secondo la tradizione rappresentano ciò che diventerà nella vita. Dylan Eduard potrà diventare quindi un esperto di informatica, uno scrittore o un pilota di formula UN0. Se avesse scelto il coltello sarebbe diventato uno chef o un chirurgo, un orologio un poliziotto, l’anello nuziale un uomo parsimonioso, una pinza un tecnico…

Il rito segna un momento particolare nella vita del bambino e Tăierea motului non significa sono il taglio di capelli, ma anche la vittoria sulla paura ed è un momento da celebrare per i genitori, i parenti, tutta la comunità con una grande festa.

Così tra gli applausi generali è arrivata una grande torta per i ben 100 invitati. La storia del Tăierea motului è molto antica, ne parla diffusamente Roxana Cristea, che la riconduce alle tradizione del popolo romeno ereditate dal Geto-Daci. L’antico Zalmoxe celebrava il rito con un grande falò, Flori e Daniele hanno scelto i fuochi d’artificio, un aggiornamento della tradizione certamente originale e che è piaciuto moltissimo agli invitati, che come al tempo degli antenati hanno ballato alla luce della luna le danze tradizionali romene guidate da Rodica e Cornelia. Che fine fanno i capelli tagliati? A Cepari, la ciocca di capelli viene conservata e quando il bambino sta male viene posta sotto il cuscino, altrove è mantenuta fino a quando il bambino raggiunge i sette anni e poi sepolta alla radice di un albero da frutto. Auguri quindi al piccolo, ormai grande Dilan Eduard, ai suoi genitori Flori e Daniele, alla madrina Carmen e a tutti gli invitati.

Elios
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