
Avere delle buone referenze, trovare i partner giusti e dimostrare costanza nel perseguire gli obiettivi sono ingredienti indispensabili per la costituzione di una joint venture di successo in Russia.
L’esperienza di Termomeccanica Pompe nel paese risale agli anni ’70.
Nel corso degli anni, l’azienda si è guadagnata sul mercato la reputazione di impresa affidabile sia per prodotto nuovo che post-vendita, e, nel 2013, ha aperto una prima società locale con sede a Mosca per meglio valutare le potenzialità del mercato e creare una base logistico-commerciale. Ma era solo l’inizio. Nel 2014, Termomeccanica è entrata in contatto con una realtà industriale locale ed è stata coinvolta insieme a essa come partner tecnologico nella costituzione e costruzione di una joint venture svolta alla progettazione, costruzione e collaudo di pompe per il settore dell’Oil & Gas secondo le normative internazionali e Russe.
Il 25 Aprile del 2016, alla presenza del Primo Ministro russo, Dmitry Medvedev, è stata inaugurata la Transneft Oil Pumps JSC, alias TOP, joint venture tra Transneft PJSC (51%) – colosso che gestisce la rete di pipeline del paese, KONAR CJSC – produttore locale di componenti per il settore Oil & Gas (24%) e Termomeccanica Pompe (25%), società straniera scelta come partner tecnologico.

A valle del Forum Russo-Kazako svoltosi a Chelyabinsk il giorno 9 novembre del 2017, TOP ha ricevuto un’altra visita di spicco, quella del Presidente Vladimir Putin.
Tale visita testimonia l’importanza fondamentale di questa società per il programma di “localizzazione” industriale intrapreso dal governo da qualche anno ormai nei settori considerati strategici a seguito delle sanzioni internazionali conseguenti alla crisi della Crimea iniziata nel 2014.
Lo stabilimento produttivo, costruito in solo 11 mesi (da febbraio a dicembre 2015) a seguito di un investimento di circa 45 M€, impiega oggi circa 400 dipendenti.
La sua ubicazione nel comprensorio industriale di Chelyabinsk non è casuale: si tratta di un area industriale importante per il paese, dove sono inoltre insediate da tempo altre aziende con partecipazione italiana operando nello stesso settore.

Lo stabilimento copre una area totale di 23.000 m², di cui 15.000 m² sono rivolti alla parte operativa (officina e sala prove) e ha una capacità produttiva di circa 180 pompe l’anno, tra pompe “main oil” e pompe “booster”. Da notare particolarmente, la sala prove di 3.800 m² che prevede la possibilità di effettuare collaudi con potenze fino a 25 MW e portate fino a 35.000 m³/h.
Tra il 2016 e il 2017, TOP ha prodotto circa 200 pompe dedicate a progetti di pipeline per il mercato russo e testato unità di pompaggio complete composte da motore elettrico, inverter e centralina di lubrificazione con una potenza assorbita di circa 12 MW.
Per il futuro, non sono esclusi investimenti che possano ampliare le capacità produttive di TOP in termini di gamma di pompe e settori di riferimento.

Durante lo stesso periodo, Termomeccanica ha acquisito inoltre una serie di contratti importanti con primari clienti locali che operano nei settori dell’Oil&Gas e del Power Generation, contratti nei quali sono stati coinvolto diversi sub fornitori strategici italiani (quali motori elettrici, package ausiliari, fonderie).
Si può concludere affermando che il progetto di Termomeccanica Pompe non è solo un buon esempio di business in Russia, raggiunto in un momento difficile, ma può anche rappresentare per il sistema industriale italiano una via per non perdere ulteriori fette di mercato nella Federazione russa a vantaggio di paesi non coinvolti nelle tensioni con l’Unione Europea.