Terraferma di Emanuele Crialese

In Russia il cinema italiano piace.  La prova? Terraferma di Enamuele Crialese. La storia si svolge in un’isola siciliana dove una famiglia di pescatori è alle prese con la crisi della pesca, divisa fra chi vuole aprirsi alla modernità e lavora con i turisti e chi vorrebbe che le cose non cambiassero mai. Nel frattempo continuano ad arrivare clandestini. Una donna africana col figlio viene salvata dal peschereccio e nascosta in casa.  Del film è stato detto molto, in particolare Mario Donzelli scrive:  un film che cerca e raggiunge la semplicità, scrosta via sovrastrutture e complessità ciniche della società contemporanea per far risaltare gli elementi base dell’uomo, il suo rapporto con l’altro, la natura, le tradizioni.  Lucidamente osserva che Quando si parla di immigrazione si rischia spesso il politicamente corretto o il suo opposto qui il film arriva all’essenza del rapporto fra gli uomini, quasi primordiale, quello che segue l’istinto di porgere la mano all’altro in difficoltà, ad aiutarlo, a rispettare le leggi del mare.  In sintesi, il cinema italiano ha ancora molto da dire e da raccontare, certo ci vorrebbe più attenzione da parte di chi gestisce la cultura.

Elios
Editoria - Arte - Spettacolo
info@elioseditoriale.org