La Traviata torna a Bussetto

Dopo il debutto dello scorso autunno al Festival Verdi, torna in scena al Teatro Giuseppe Verdi di Busseto, venerdì 23 marzo 2018 alle ore 20.30, La traviata di Giuseppe Verdi (repliche 24, 25, 30, 31 marzo). L’opera, realizzata in coproduzione con il Teatro Comunale di Bologna e la Fondazione Orchestra Haydn di Bolzano e Trento e in collaborazione con il Comune di Busseto e il Concorso Internazionale Voci Verdiane “Città di Busseto”, è presentata nell’allestimento firmato dal team creativo vincitore del European Opera-directing Prize e creato per il Festival Verdi 2017. Sul palcoscenico, nel ruolo di Violetta Valéry, si alterneranno Isabella Lee (candidata agli International Opera Awards come miglior giovane cantante) e Julia Muzichenko (24, 30), entrambe vincitrici del 55° Concorso Internazionale Voci Verdiane “Città di Busseto”, insieme a Raffaele Abete e Fabrizio Paesano (24, 30) (Alfredo), Carlotta Vichi (Flora Bervoix), Alice Molinari (Annina), Marcello Rosiello e Gocha Abuladze (24, 30) (Germont), Pasquale Scircoli (Gastone), Carlo Checchi (Barone Douphol), Claudio Levantino (Marchese d’Obigny), Enrico Marchesini (Dottor Grenvil), Sandro Pucci (Un domestico di Flora), Raffaele Costantini (Un commissionario), Ugo Rosati, Cosimo Gregucci (30,31) (Giuseppe) diretti da Sebastiano Rolli sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Comunale di Bologna, maestro del coro Andrea Faidutti.

“Capita spesso di sentire persone incapaci di stare da sole o che una volta terminata una relazione ne cercano subito un’altra – spiega il regista Andrea Bernard. Che tipo d’amore potrebbe essere questo? Da questa e altre domande sono partito per leggere La traviata attraverso gli occhi dell’uomo di oggi, così come cercò di fare Verdi con i suoi contemporanei, prima che la censura intervenisse”.

Ispirato a La dame aux camélias di Alexandre Dumas figlio, il libretto dell’opera fu affidato al fido Francesco Maria Piave. “La traviata, ieri sera, fiasco. La colpa è mia o dei cantanti? Il tempo giudicherà” scrisse Verdi all’amico Emanuele Muzio dopo lo sfortunato debutto avvenuto il 6 marzo 1853 al Teatro La Fenice di Venezia. Il soggetto considerato scabroso e l’inadeguatezza dei cantanti decretarono l’insuccesso di quella che tuttavia, dopo oltre un secolo e mezzo, resta l’opera più rappresentata al mondo e la più celebre del canone verdiano e di tutto il repertorio operistico.

Prima del debutto, l’opera sarà presentata, sabato 17 marzo 2018, ore 18.00, al Museo Casa Barezzi di Busseto, nell’incontro a ingresso libero Prima che si alzi il sipario, a cura di Dino Rizzo che approfondirà i temi legati allo stile, alla genesi, al compositore e ai capolavori letterari che lo ispirarono.

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