Dal nostro corrispondente – Confermata la previsione del nostro giornale: Leone d’Oro 2017 a “The Shape of Water” di Guillermo Del Toro, la favola dark firmata dal regista messicano adottato da Hollywood e ambientata durante la Guerra Fredda, sull’amicizia tra un “mostro” marino ed una impiegata muta. Il messaggio del film è di grande attualità: solo con l’amore si vince la paura.
Mentre il premio per il miglior film restaurato a “Idi I Smotri” di Elem Klimov (Russia, 1985).

L’Italia vince due riconoscimenti importanti: la Coppa Volpi alla migliore interpretazione femminile grazie alla performance di Charlotte Rampling nel film “Hannah” di Andrea Pallaoro, che il regista ha costruito tutto intorno all’attrice, e il premio per il miglior film della sezione Orizzonti, per il secondo anno consecutivo (lo scorso anno era andato “Liberami” di Federica Di Giacomo), con “Nico, 1988” di Susanna Nicchiarelli, il road movie incentrato sugli ultimi anni di vita di una delle più importanti icone pop del novecento (interpretata dall’attrice e cantante danese Tryne Dyrholm), modella dalla bellezza leggendaria negli anni ’60, storica musa di Andy Warhol e cantante dei Velvet Underground.
Il premio per la Migliore Sceneggiatura a un altro dei film più applauditi di questa mostra: “Three billboards outside Ebbing, Missouri” di Martin McDonagh. Mentre il Premio Speciale della Giuria è andato al western aborigeno “Sweet Country” del regista australiano Warwick Thornton.

La giuria presieduta da Annette Bening e composta da Ildikó Enyedi, Michel Franco, Rebecca Hall, Anna Mouglalis, David Stratton, Jasmine Trinca, Edgar Wright e Yonfan, assegna il Gran Premio della Giuria a “Foxtrot” dell’israeliano Samuel Maoz (un film che riflette sul dolore e sull’ineluttabilità del destino, attingendo all’esperienza di soldato fatta dallo stesso regista) e il Leone d’Argento per la migliore regia a Xavier Legrand per il film “Jusqu’a´ la garde” (“L’affido”), un thriller che è un grido politico contro la violenza sulle donne. Il film, passato nell’ultimo giorno del concorso veneziano (così come “Hannah” di Pallaoro) si aggiudica anche il Leone del Futuro – Premio Luigi De Laurentiiis (che vale 100.000 dollari) per la migliore opera prima di tutte le sezioni del cartellone veneziano, assegnato da un’apposiita giuria presieduta da Benoit Jacquot.

La Coppa Volpi per il migliore attore è andata a Kamel El Basha per “The insult” (“L’insulto”) del regista libanese Ziad Doueiri: un film sulla giustizia e sulla dignità, in cui si racconta un lungo processo, che mette a confronto palestinesi e libanesi cristiani, nato per una lite condominiale.
Leone d’oro al miglior film: “The shape of water” di Guillermo del Toro
Leone d’argento per la miglior regia: Xavier Legrande per “Jusqu’à la garde”
Leone d’argento – Gran premio della giuria: “Foxtrot di Samuel Maoz”
Premio speciale della giuria: “Sweet Country di Warwick Thornton”
Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile: “Kamel El Bash per The Insult”
Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile: Charlotte Rampling per “Hannah”
Premio Osella per la migliore sceneggiatura: Martin McDonagh per “Three Billboards outside Ebbing, Missouri”
Premio Marcello Mastroianni ad un attore o attrice emergente: Charlie Plummer per “Lean on Pete”
Premio Luigi De Laurentiis miglior opera prima: “Jusqu’à la garde” di Xavier Legrande