Vladimir Sneghirev con affetto ci spiega chi siamo

Pubblichiamo questo articolo del noto giornalista Vladimir Sneghirev, tradotto mirabilmente, un pezzo affettuoso e gentile. Un articolo che a noi italiani  fa piacere e ci fa sentire capiti forse come neppure noi riusciamo a capire noi stessi così presi da ciò che siamo.

Nella foto il Sindaco Mario Puglia

“Ora so sicuramente perché i film del genio Federico Fellini potessero apparire solo in Italia. Non aveva bisogno di inventare nulla. Basta guardare intorno e ricordare. Tutta la vita locale è un continuo Fellini.

Triste e divertente. Dolore e gioia. Passato e futuro. Pane e vino. In una parola – la vita.

Due giorni nella piccola città toscana di Vali di Sotto. Qui il sindaco localeMario Puglia ha creato un parco dell’onore e del disonore. E una delle mostre era un monumento al nostro ufficiale Sasha Prokhorenko, che è eroicamente morto sotto la siriaca Palmyra. Sabato, i rappresentanti dell’ambasciata russa – e questi erano per lo più coraggiosi funzionari dell’atteggiamento militare – hanno presentato ai residenti locali con gratitudine del nostro ministro della difesa. I residenti locali a loro volta hanno consegnato all’ambasciata una copia del monumento. Naturalmente, dopo c’era una cena, trasformandosi in una cena con un sacco di vino, “Kalinka”, “Katyusha” e “Bandier Ross”. E il famoso tenore ha dato vita alle opere di Verdi e Puccini. Poi si accende l’inno, solo per qualche ragione, vecchio, sovietico. Le parole delle gole lontane sembravano miracolose nelle gole locali: “Il Partito di Lenin è la forza del popolo, ci porta al trionfo del comunismo”.

Ma in generale era toccante e buono. Come a casa.

Mario Puglia, come Primo cittadino prova il volo dell’angelo

Tuttavia, molte volte ero convinto che le persone comuni (non ufficiali e non deputati) siano ovunque altrettanto cordiali, ospitali e affabili.
Il parco d’onore e disonore è probabilmente l’unico nel suo genere. C’è ancora un anti-monumento all’antieroe capitano della nave “Costa Concordia”, che urto’ la nave sul filone, e poi è vergognosamente fuggito da essa, abbandonando i passeggeri alla misericordia del destino. E in montagna, proprio nel mezzo dei prati alpini, sorge una statua di marmo di David Bowie, che ha sognato di acquistare una casa qui, ma non ha avuto il tempo di morirci. Beh, perché non Fellini?”

Elios
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