Vladimir Stoyanov, è uno dei più eccellenti baritoni dei nostri giorni, per “la nobiltà, l’eleganza, un timbro di puro velluto”.
Ha scoperto la propria vocazione musicale fin da bambino con genitori affettuosi e attenti. Ha proseguito gli studi con Nicola Ghiuselev, conoscendo la grande scuola di Boris Christov, Ghena Dimitrova. Nicolaj Ghiaurov, Raina Kabaivanska, Anna Tomowa-Sintow e la tradizione italiana di Piero Cappuccilli. Grande interprete verdiano nei ruoli di Père Germont ne “La Traviata” e di Jago in “Otello”, Vladimir Stoyanov ha trasformato il canto in immaginazione, costruendo un quadro ricco di colori, di sfumature, di luci e di ombre.
Ha cantato nei più importanti teatri italiani e del mondo con grandi direttori d’orchestra. Stoyanov ha fatto il suo debutto nel 1993 nell’opera di Burgas. Nel 1994 si è perfezionato a Roma presso l’Accademia bulgara delle arti e della cultura “Boris Hristov” con Nikola Gyuzelev, il cui carattere brillante ha avuto un forte impatto sulla vita di Vladimir. Nello stesso anno si è specializzato nell’Accademia della Scala. Più tardi, divenne un solista nell’opera di Plovdiv, e nel 1996 fu il suo debutto in Sofian di Don Carlos di Verdi. La sua prima apparizione in Italia fu due anni dopo nel teatro San Carlo di Napoli. Nel 1999 è diventato solista indipendente. Stoyanov è uno dei più famosi cantanti bulgari che ha ottenuto riconoscimenti internazionali in tutto il mondo.
Ha recitato in alcuni dei più grandi teatri del mondo, tra cui La Scala (Milano), Staatsoper (Vienna), Metropolitan (New York), Opernhaus (Zurigo), Unter den Linden (Berlino), La Fenice (Venezia), Teatro Regio (Torino e Parma), Bellas Artes (Messico), Teatro Real (Madrid), Kings Opera (Stoccolma), Teatro Liceu (Barcellona), Teatro Del Opera (Roma), Teatro Massimo (Palermo), Kings Opera (Muscat), San Francisco Opera House (San Francisco), Tokyo e Mosca.
Collabora con direttori come Zubin Meta, Serji Ozava, Daniel Oren, Neplo Santi, Riccardo Muti, Marco Armiliato, Chung, Gianluigi Gelmetti, Donato Renzetti e Renato Palumbo, e registi come Franco Zeffirelli, Pier Luigi Pizzi, Stefan Herheim, Ugo de Anna, Arno Bernard e Stefani Mazzonis di Pralafera.