Woodstock compie i 50! L’America incomincia a festeggiare l’anniversario

Galima Galiullina con le amiche, Germantown, USA-2019.

E’ difficile crederci, ma il famoso rock- festival di Woodstock compie 50 anni. Il 15-18 agosto del 1969 cinquecentomila  giovani si son radunati in una fattoria nello stato di New York per ascoltare la musica rock e godersi la libertà.

Erano tre giorni di libertà assoluta e di goduria. La musica psichedelica di Jimmy Handrics, la chitarra velocissima di Carlos Santana, la voce rauca e sensuale di Janice Joplin- noi non avremo mai la fortuna che hanno avuto quei ragazzi, che camminavano scalzi nel fango del campo, facevano il bagno nudi come i bambini, sprofondando nel nirvana della migliore musica-rock di tutti i tempi.

Durante  quel festival nasceva la nuova America-libera, che invocava amore e pace, che negava la guerra e le menzogne dello stato. L’amore libero consumato nell’atmosfera dell’estasi totale, musica-rock e droga accessibile liberamente- sembrava l’apoteosi del movimento verso la libertà. Sul campo di Woodstock nacque l’epoca della rivoluzione sessuale, il risultato furono 200 mila bambini extraconiugali nati a breve dopo tre giorni e notti degli abbracci passionali dei giovani corpi. Cos’ha trasformato il Woodstock in un avvenimento rock-clou della seconda metà del XX secolo? Il festival ha tracciato l’arrivo di un’epoca nuova-della generazione dei baby-boomers. La nuova generazione avrebbe voluto voltare pagina sui tristi eventi del 1963-68 (l’uccisione di John e Robert Kennedy, di Martin Luther King, la vergogna del Watergate, l’ascesa catastrofica del conflitto in Vietnam). Le speranze e i sogni del futuro felice di quella generazione nascevano assieme al rock e liberazione.

Il 27 luglio del 2019, sabato, in BlackRock Art center in Germantown, il sobborgo della capitale americana, iniziò il festival-rock dedicato all’anniversario del Woodstock. Dalle 15.00 fino a tarda notte i gruppi rock facevano rinascere la musica e l’atmosfera di quei giorni e di quei notti leggendari. Pochi di quei musicisti eguagliati agli Dei arrivarono ai nostri giorni, personalmente son riuscita  a vedere sul palco un paio di anni fa a Washington Carlos Santana che non ha perso minimamente il suo temperamento ne la padronanza della sua chitarra magica. Per l’inizio di settembre a New York è atteso The Who.

Jimmy Handrics se ne andò a 27 anni e Janis Joplin anche. Le loro vite son state brevissime ma la musica era bellissima. Il festival BlackRock Woodstock sabato 27 luglio del 2019 in una piccola cittadina di Germantown è stato un seguito condotto in piena liberta’ di quell’altro Woodstock leggendario. Mi sembrava che un terzo dei spettatori fu rappresentato dagli stessi lottatori contro le regole e i divieti, a posto delle acconciature arruffate e cappelli lunghi  avevano le barbe bianche e i volti pieni di rughe, i corpi tutt’altro che snelli e le spalle stanche. Tuttavia i loro occhi brillavano per essersi tornati in quell’epoca di giovinezza, quando sembrava che la vita sarebbe stata eterna, quando uno voleva vivere alla svelta, amare all’impazzata e morire giovane. L’epoca di sesso, droga e rock-and-roll iniziò a Woodstock, creando molte rock- star e i loro fan, lasciando nel cuore degli americani questa eterna voglia di libertà.
Mi piacque molto l’atmosfera di quel festival-anniversario a Germantown -era l’atmosfera dell’amore e di fiducia totale, di libertà e di calore.

Le vecchiette in ottima forma ballavano vicino al palco, nei loro balli ho visto quello che ha guidato i loro antenati 200 anni fa, quando vennero in America-era la voglia impavida di essere se stessi.

Si, essere se stesso in America odierna richiede non poco coraggio.  La contro-cultura degli anni 60, entro 50 anni successivi sparì grazie ai ladruncoli, trasformandosi in un’industria porno, industria di oppio. La industria del sesso praticamente annientò la sana libido, i deboli tentativi di dimostrare i desideri rimasti ancora in vita sono visti come un crimine. L’asessualità sta diventando una norma, gli uomini e le donne di orientamento sessuale etero sono in via di estinzione, mentre in sala parto ai neo genitori viene domandato che sesso vogliono che venga attribuito al figlio e come va scritto nel registro.

Dana Koch fece tornare sul palco del festival l’indimenticabile Joan Baez, la giovane cantante fece ricordare la stella del Woodstock con la voce ammiccante e la sua femminilità. I classici hit cantati da Dana Koch fecero immergere il pubblico nella languida nostalgia. La languida nostalgia dolcemente si trasformò nel nirvana psichedelico di Jefferson Airplaine Gingerfunk All-Stars, il trio dei giovani musicisti dalla Virginia del Nord, che hanno un vasto repertorio-da raggy ai Beatles. Fra il pubblico ci sono sempre più  fan del rock, mentre il caldo di luglio brucia ancora la pelle.

Il quartetto prog-fank di Baltimore ”Squaring the Circle” vivacizza il festival con gli esperimenti audaci delle composizioni degli indimenticabili Grateful Dead, e una ventina di veterani del Woodstock circondano il palco e incominciano a ballare come una volta-liberi, felici e perdutamente innamorati del ballo. Stranamente le barbe bianche che si muovevano a ritmo di musica non erano per niente ridicoli o selvaggi. Fra tanti musicisti rock dell’epoca Neil Yang si caratterizzava dal forte senso di responsabilità del artista che influenza i stati d’animo nella società.  Lo spirito del gruppo Crosby, Stills, Nash e Yang risorse quella sera sul palco nei brani Connor & the Wild Hunt tramite hindi folk i giovani musicisti cercano di ispirare il mondo alla ricerca del bene. La ferma fede di quei hippy e dei loro seguaci che si radunavano allora a Woodstock si è reincarnata  nei loro duetti passionali- la fiducia nel fatto che il mondo abbia bisogno solo dell’amore, mentre la guerra veniva vista come un reato e ripudiata.

Ma la vera e propria febbre del Woodstock iniziò la sera tardi, mentre i tuoni pesanti della chitarra bas si univano ai passaggi virtuosi della chitarra solo. Il set di Jimmy Handrics, il genio della musica che manca tuttora ai fan del rock, era presentato dal gruppo PurpleFlo di Baltimore.

La loro musica è totalmente dedicata alle opere del grande musicista rock, la musica, sottile e psichedelica, ti entra nel subconscio e ti trovi li, in quel Woodstock dove i corpi lunari  bellissimi e giovanissimi ballano sotto la pioggia, dove sono ancora liberi. Il rock è vivo, la voglia della libertà è ancora viva negli americani, la gioventù cerca ancora le vie di liberazione. Woodstock di 50 anni dopo non è solo un ricordo sentimentale, ha dato l’inizio alla conto- cultura viva e nuova, quella che contrasta la società schiacciata dai globalisti e liberali. Quei giovani hippy che ballavano e si baciavano sul campo di Woodstock sotto la pioggia, avrebbero voluto creare il loro paradisiaco giardino di libertà. Ma si son persi, son stati traditi da chi ha promesso a loro ancora più libertà, ancora più LSD, ancora più sesso.

Essendo entrati negli angoli bui del subconscio, non fecero in tempo a rendersi conto che per una vera rivoluzione ci vogliono la mente chiara e la volontà ferrea. Galima Galiullina, il dottore di scienze filosofiche, Washington.. Traduzione in italiano Ioulia Makarova Liakh.

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